L’inizio della fase 2 ha segnato una piccola svolta alle abitudini di vita dei cittadini. Alcuni settori come il turismo e le famiglie con i bambini restano in crisi ma il Governo studia alcune ipotesi di tutela
Il decreto legge del 4 Maggio emanato da Giuseppe Conte dà il via alla fase di riconciliazione con le abitudini lavorative per gli italiani. Tuttavia l’economia in ripresa non copre tutti i settori professionali, alcuni dei quali restano in gravi difficoltà. A tal proposito il Governo conta di stanziare una manovra economica di fondamentale importanza a sostegno dei cittadini e delle imprese che fanno del loro cavallo di battaglia il settore del turismo.
Un decreto di rilancio come lo si può definire che va a tutelare le categorie di lavoratori di famiglia. Un incentivo di 55 miliardi di euro pronti per i genitori con i figli minori e i bambini a carico che non possono essere lascati incustoditi nelle case durante la loro assenza. Dal momento che le scuole non possono riaprire i battenti vengono messe sul tavolo diverse misure di sostegno. Precauzioni e incentivi economici che riguardano anche il settore del turismo, tra i più colpiti dall’inizio del lockdown.
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Il settore del tursimo ha subito un crollo senza precedenti soprattutto con l’estate che si avvicina. Stabilimenti balneari, agenzie di viaggi, alberghi, ristoranti nei pressi delle spiagge hanno risentito non poco l’effetto della Pandemia. Le prenotazioni durante le vacanze pasquali, i viaggi all’estero hanno subito una brusca frenata che ha richiamato fortemente l’attenzione del Governo. Il turismo straniero non sarà permesso e allora un bonus vacanze è al vaglio delle ipotesi di studio per incentivare le famiglie italiane a sostenere questo settore per l’estate che verrà. Nel prossimo futuro si potrebbe contare su un incentivo economico di 500 euro per coloro che presentano un reddito Isee fino a 35mila euro. 300 euro per le coppie e 150 per i single.
Il problema delle famiglie invece è legato alla chiusura dell scuole. La difficoltà di gestire i figli minori durante l’impiego professionale sui posti di lavoro è diventato il dilemma per milioni di genitori. Per questo motivo il Governo dovrebbe essere orientato a lanciare un bonus baby sitter che va dai 600 ai 1.200 euro.
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La promozione del Governo allargherà gli orizzonti economici e riguarderà anche i centri di intrattenimento per le famiglie con i minori compresi tra i 3 e i 14 anni.
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