Il Premier Giuseppe Conte ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato di quella che sarà l’estate degli italiani e dei mesi che attendono il Paese da un punto di vista economico. Non mancano le considerazioni di ordine politico.
Parole cariche di ottimismo quelle proferite dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in merito a quella che sarà l’estate degli italiani. Non proseguirà la quarantena, e si potrà andare in vacanza. Sempre ovviamente rispettando le norme di sicurezza. Un entusiasmo che perde di carica quando il premier parla dei mesi che attendono il Paese da un punto di vista economico.
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Le vacanze saranno trascorse nelle località maggiormente congeniali ad ognuno. Che sia mare o montagna, di certo non sarà casa in quarantena. Questo è il messaggio che il Premier Giuseppe Conte ha lanciato raggiunto da Il Corriere della Sera. Non sarà un’estate da reclusi, a condizione che si rispettino tutte le cautele e le prescrizioni necessarie.
Un ottimismo ed un entusiasmo che ben presto si dissolvono quando il Presidente del Consiglio viene interrogato in merito all’attuale condizione economica del Paese. Il Premier è chiaro, l’Italia sta per affrontare venti di burrasca. Il prossimo futuro metterà a dura prova la stabilità del Paese, con una notevole caduta del Pil.
Il Premier Conte in merito alla possibilità che alcune attività possano riaprire prima del 1 giugno, come parrucchieri, ristoranti e bar ha espresso le sue considerazioni. Bisognerà attendere i dati e comprendere se l’epidemia è sotto controllo. Il monitoraggio è vitale per scongiurare alti costi dettati dall’imprudenza. Il Presidente del Consiglio, in merito ai decessi, ormai giunti sulla soglia dei 30mila, si dice certo di aver fatto il possibile ed aver messo in atto ogni misura con scienza e coscienza.
L’attenzione si sposta poi sul piano politico. Circa Matteo Renzi afferma che delle volte pone questioni con grande fervore, tuttavia non è d’ostacolo alla ripartenza anzi, grazie al confronto il Governo ripartirà più forte e coeso di prima.
Sulla questione Mario Draghi alla guida di un governissimo, invece, ribadisce la sua posizione. Stando a quanto riporta Il Corriere della Sera, Giuseppe Conte avrebbe dichiarato che il nome dell’ex Presidente della BCE non andrebbe strumentalizzato per dei teatrini politici.
Non poteva mancare una domanda sul Ministro della Giustizia Bonafede, ora al centro della polemica per le scarcerazioni dei Boss ed il caso Di Matteo. Il Premier difende a spada tratta il Ministro il quale è autore di un provvedimento che ha serrato la porta delle istituzioni alla criminalità.
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Sugli orientamenti del Movimento 5 Stelle ed una nostalgia di qualcuno tra le sue fila del governo giallo-verde, il discorso si sposta sulla regolarizzazione degli immigrati che tanto ha fatto discutere. Per il Presidente del Consiglio questa è un’ottima arma per abbattere il caporalato.
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