Covid-19, alcuni esperti hanno ribadito che non bisogna rilassarsi e hanno analizzato il rapporto tra il virus e il caldo.
Il coronavirus continua a diffondersi nel mondo: i casi accertati sono più di 4 milioni mentre i decessi sono 283mila. Nel nostro paese il trend è in discesa da alcune settimane ma, complice l’inizio della fase 2, iniziano a vedersi nelle città italiane segnali di -pericoloso- rilassamento. Tra qualche giorno si valuteranno i dati relativi all’inizio della nuova fase dell’emergenza. Gli infettivologi continuano a ribadire l’importanza di rispettare la distanza e di rispettare le direttive. Tra gli esperti ci sono due fazioni: da un lato alcuni ritengono che il virus si sta indebolendo mentre altri sostengono una tesi completamente opposta. Con l’arrivo del caldo, inoltre, in molti sperano in un arresto della diffusione: stando ad alcuni studi, tuttavia, questo rapporto non è assolutamente veritiero.
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Covid-19, gli esperti lanciano l’allarme
Gli infettivologi italiani hanno spiegato che il virus è sempre molto pericoloso. “Il virus non si è attenuato, evitare false sicurezze”. Gli esperti della Società italiana di malattie infettive e tropicali hanno dichiarato che sono il distanziamento sociale e le misure del Governo che hanno rallentato la sua corsa. “Non ci sono prove che il virus si sia rabbonito. La riduzione della pressione per nuovi ricoveri di casi gravi è conseguenza del decreto di distanziamento sociale. Osserviamo meno casi gravi perché si verificano meno nuove infezioni”. La speranza di tutti è riposta nell’estate ma, stando ad alcuni studi, l’arrivo della ‘bella stagione’ non basterà. Alcuni ricercatori canadesi hanno spiegato che il caldo non ha nessuna influenza sul coronavirus. L’associazione tra latitudine e temperatura con la diffusione dell’epidemia è risultata assente.
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La diffusione del covid-19 e i dati negativi in aree con climi caldi come Amazzonia e Amapù testimonia che il virus non perde forza con il caldo.