Nel Dl Rilancio pare che numerose saranno le misure a sostegno dell’ambiente e della mobilità: dai tagli in bolletta agli ecobonus.
Si respira un’aria nuova, un’aria diversa. L’Italia, dopo il periodo emergenziale, sembra aver imboccato la strada della ripartenza. La paura del Covid-19 sta lasciando spazio ad una serenità ritrovata. Se questo, però, è il mood psicologico le tensioni restano a livello economico.
A causa del lockdown e della stretta morsa del virus, il Paese si è inginocchiato ad una crisi che non si registrava dal secondo Dopo Guerra. Lavoratori, famiglie, aziende adesso cercano di rimettere insieme i pezzi di uno specchio caduto ed andato in frantumi. Il Governo, ben conscio delle nefaste ripercussioni della crisi sistemica purtroppo ancora in atto, sta cercando di mettere in campo tutte le misure ritenute più utili per risollevare un’Italia ora ai minimi storici.
In quello che dovrebbe essere il cosiddetto Dl Rilancio, si legge anche una particolare attenzione all’ambiente, non scomparso dall’agenda governativa ma anzi avvalorato. Consapevole dell’importanza di una ripartenza Green, il Governo avrebbe predisposto misure altamente in linea con la sostenibilità.
Leggi anche —> Ripartenza sostenibile dopo l’emergenza: i quattro punti fondamentali
Nel Dl Rilancio che forse oggi dovrebbe giungere sul tavolo del Consiglio dei ministri, come dichiarato a Sky Tg24 dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, non mancano misure in favore dell’ambiente.
Nello specifico, stando a quanto riportato da Energiaoltre, il Governo ben avrebbe compreso che la ripartenza potrà avvenire solo dedicando all’ambiente la sua giusta e prioritaria importanza. E dunque si parla di tagli agli oneri di sistema nelle bollette, di ecobonus. Cessione del credito per la realizzazione di interventi di efficienza energetica, sull’Iva nonché sovvenzioni sulla mobilità sostenibile come quella che riguarda l’acquisto di monopattini e bici. Si torna a parlare di nuovo di Plastic Tax. Vediamo nel dettaglio.
Sarebbe il primo passo verso una ripartenza la possibilità di diminuire, almeno un po’, quelli che sono i costi in bolletta elettrica. Soprattutto per non ulteriormente affossare le piccole e medie imprese particolarmente colpite dal lockdown. Tramite tagli agli oneri fissi, infatti, si donerebbe a queste ultime un po’ di respiro.
Sarebbero da meglio struttura gli incentivi fiscali all’interno del Dl Rilancio, ma alcune indiscrezioni non ne smentiscono la presenza. Il provvedimento, stando a quanto riporta la redazione di Energiaoltre, parlerebbe di interventi nei confronti di chi ha sostenuto spese per effettuare interventi di efficienza energetica. In luogo della detrazione, potrebbero scegliere la cessione del credito a terzi. Per il procedimento esatto e per le modalità di attuazione è bene attendere in ogni caso il testo del Dl.
Acconto sulle accise di gas ed energia elettrica
Per favorire le imprese, sempre a causa del periodo emergenziale, stando a quanto riporta la redazione di Energiaoltre, il Governo dovrebbe introdurre una riduzione delle rate di acconto mensili dell’accisa sul gas e sull’energia elettrica. Queste ultime andrebbero versate nel periodo che va da maggio a dicembre 2020 e sarebbero da calcolarsi nella diversa misura del 90% rispetto a quelle previste. La bozza parlerebbe anche di un conguaglio da effettuare in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2021 per il gas ed il 16 marzo 2021 per l’energia elettrica. Tuttavia dovrebbe essere concessa anche una dilazione in dieci rate mensili.
Come noto il Governo aveva già preso provvedimenti in materia. A causa della pandemia, però ha deciso di prorogare al 1° gennaio 2021 l’efficacia delle disposizioni che istituivano la cosiddetta Plastic Tax.
Con la Fase 2, l’Italia ha iniziato una timida ripartenza. Già a far data dal 4 maggio sono stati ben 4,4 milioni di lavoratori a fare rientro nelle proprie sedi. Un movimento che ha ovviamente ingenerato pressioni nelle amministrazioni locali, spaventata da un possibile ingolfamento dei centri causato dello smodato utilizzo di veicoli privati. Ed infatti, le norme per la ripresa impongono severe prescrizioni in ordine a quelle che sono le norme da rispettare sui mezzi pubblici e soprattutto l’accesso a questi ultimi. File in cui va rispettato il distanziamento sociale, ingressi contingentati, nonché paura del contagio potrebbero indurre la popolazione ad optare per l’auto.
È qui che si inserisce l’intervento del Governo, il quale per incentivare forme di mobilità sostenibile avrebbe previsto che per l’anno in corso si attui un programma di incentivi che dovrebbe consistere nell’assegnazione di un bonus a tutti quei cittadini che vivono incentri con popolazione superiore a 50mila abitanti per coprire il 70% della spesa d’acquisto di un mezzo ecologico elettrico. Un bonus non superiore a 500 euro e da richiedere entro il 31 dicembre.
Leggi anche —> Il decalogo per la ripartenza: i comandamenti tutti green
Come già anticipato il Dl Ripartenza dovrebbe essere sottoposto al vaglio del Governo nella giornata di oggi. All’esito delle valutazioni e della sua stesura in forma definitiva sarà possibile avere maggior chiarezza.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…