È morto questa mattina, il giovane giocatore dell’Atalanta Andrea Rinaldi, ricoverato da giorni dopo essere stato colpito da un aneurisma.
Andrea Rinaldi, che da giorni lottava tra la vita e la morte, non ce l’ha fatta. Il giovane centrocampista 19enne dell’Atalanta, in prestito al Legnano, ricoverato in rianimazione da venerdì scorso all’ospedale di Varese, è deceduto stamane. Rinaldi è stato colpito da un aneurisma cerebrale, mentre svolgeva dell’attività fisica nella propria casa di Cermenate, in provincia di Como.
A confermare la notizia del decesso è stata la società calcistica Legnano con un comunicato pubblicato sul proprio sito questa mattina. “L’Ac Legnano – si legge nella nota- il mondo lilla, la città e l’intero universo calcistico a tutti livelli, oggi vivono uno dei loro giorni più sconvolgenti: Andrea Rinaldi, il nostro guerriero ci ha lasciato. Un aneurisma lo ha strappato alla vita a 20 anni non ancora compiuti“.
Per approfondire leggi —> Giocatore dell’Atalanta grave in ospedale: lotta tra la vita e la morte
Il centrocampista era cresciuto professionalmente nelle file del settore giovanile dell’Atalanta che lo aveva tesserato all’età di 13 anni. Con gli Orobici, aveva vinto uno Scudetto ed una Supercoppa Italiana nella stagione 2015/ 2016. Impresa che non si è ripetuta l’anno seguente nonostante la sua rete nella finale delle Final Eight Under 17 contro l’Inter, gara persa dai bergamaschi ai supplementari.
Nel 2018 si era trasferito in prestito all’Imolese in Serie C poi al Mezzolara ed infine, durante la scorsa estate, al Legnano in Serie D. Con il club lombardo, nel corso di questa stagione, prima dell’interruzione per via dell’emergenza Covid-19, aveva collezionato 25 presenze ed una rete, che aveva regalato i tre punti contro la Caratese.
“Potremmo scrivere – si legge nel comunicato dell’Ac Legnano- pagine e pagine per raccontare chi era questo ragazzo d’oro, esemplare nella vita e nel gioco. Mai una parola e un tono fuori posto, mai una protesta e una polemica, sempre e solo correttezza, impegno, educazione e rispetto. Valori trasmessi da una famiglia magnifica attorno a cui tutti dobbiamo stringerci per cercare di infondere coraggio e forza davanti a qualcosa di troppo abnorme per essere accettato, elaborato e compreso in termini razionali“.
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