L’attacco dell’Isis porta l’impronta dello stato islamico auto-disegnato. Almeno 16 le vittime a Kabul. Un altro attentato dopo poche ore ad un funerale
‘Afghanistan ha subito due attacchi particolarmente sanguinosi oggi. Almeno 16 persone, tra cui due bambini, sono morte in un terribile attacco a un ospedale di Kabul, gestito da Medici Senza Frontiere (MSF). Lì dozzine di persone sono rimaste intrappolate per diverse ore mentre la polizia accedeva al complesso. Quasi nello stesso tempo, un attentatore suicida ha ucciso una ventina di uomini e ne ha feriti oltre 50 facendosi esplodere al funerale di un capo della polizia nella provincia di Nangarhar, nella parte orientale del paese. Entrambe le azioni portano l’impronta dello Stato islamico, che è stato colpito più volte dalle forze di sicurezza afgane nei giorni scorsi.
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Il doppio attacco dell’isis a Kabul
L’ospedale con 100 letti si trova a Dashte-e Barchi, un quartiere povero della parte occidentale di Kabul. Testimoni citati dai media afgani affermano di aver sentito spari e un paio di esplosioni all’interno. Le immagini televisive mostrano veicoli della polizia e ambulanze in una grande confusione. Il ministero dell’Interno ha inviato un’unità speciale antiterroristica che stava cercando di rimuovere quante più persone possibili dal complesso mentre cercava gli aggressori. Nel caso dell’attentatore suicida di Nangarhar, l’obiettivo erano chiaramente le autorità che partecipavano al funerale dell’ufficiale di polizia, secondo le agenzie di stampa.
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Non è così chiaro, invece, per l’ospedale. La maternità ha il sostegno di MSF, come appare sul sito web di tale organizzazione umanitaria e ha confermato un portavoce del Ministero della Salute. Una tragedia doppia e sanguinosa.