Sono molti i Paesi in lizza per il vaccino contro il Coronavirus: la posta in gioco non potrebbe essere più alta.
Il primo vaccino sperimentale per il Covid-19 negli Stati Uniti, mRNA-1273 di Moderna, ha superato i primi test ed è stato autorizzato a passare alla Fase 2 della sperimentazione dalla FDA. Ad annunciarlo è stata la società, che ha dichiarato anche di stare per finalizzare il protocollo per lo studio della Fase 3, che avrà inizio durante l’estate. La Fase 2 dei test viene eseguita su centinaia di volontari per scoprire come il loro sistema immunitario risponde alla cura e se li rende immuni. Anche Johnson & Johnson si sta impegnando per sviluppare la soluzione al Covid-19. Il 30 marzo ha annunciato la messa a punto di un vaccino realizzato da Jensen, divisione che si occupa dello sviluppo dei vaccini, in collaborazione col governo degli Stati Uniti. I ricercatori dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma sono tra i candidati alla scoperta di un vaccino. Secondo i risultati dei test, il vaccino che hanno sviluppato ha generato anticorpi nei topi che potrebbero funzionare anche sull’uomo e impedire al virus di infettare le cellule. Si tratta della fase più avanzata di sperimentazione di un vaccino per il virus, creato nel nostro Paese. “Dopo l’estate procederemo con i test sull’uomo”, ha detto Luigi Aurisicchio, CEO di Takis Biotech, la società che sviluppa il vaccino. A marzo ha ottenuto l’approvazione del Ministero della Salute per i test preclinici.
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Il vaccino anti-Covid-19 non arriverà molto presto
Mentre tutto il mondo spera nell’uscita di un vaccino, emerge la possibilità che non ci sarà mai un antidoto contro il Covid-19. A dirlo è l’inviato speciale inglese dell’OMS e professore di sanità mondiale all’Imperial College di Londra, David Nabarro.
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In un’intervista Nabarro ha dichiarato che non dovremmo aspettarci che un vaccino arriverà molto presto.