“Impiccatela”. Il post, che nel frattempo è stato cancellato, è stato condannato dal sindaco di Asolo, Mauro Migliorini. L’autore è Nico Basso
Il clima intorno a Silvia Romano si fa sempre più rovente da una fetta della popolazione che rende l’idea di cosa sia diventato questo paese. Le persone liberate sotto riscatto sono state varie negli ultimi decenni, ma mai si era arrivati a discutere in maniera così animata sulla questione. Dalla vicenda dei soldi per pagare il riscatto si è passati poi agli insulti. Protagonista della gogna è sempre facebook, croce e delizia della libertà di espressione e vero amplificatore del veleno degli umori orribili di tanta gente. Facebook è diventato il termometro dell’odio, un “odiometro” del paese e con la vicenda Silvia Romano c’è da osservare con preoccupazione all’infelicità che persiste tra noi italiani.
Leggi anche > L’ex campione del mondo dichiara la positività
“Impiccatela”, l’orrore corre nelle istituzioni
Ora a toccare il fondo è stato addirittura un uomo delle istituzioni. E così che il consigliere comunale di Asolo, in provincia di Treviso, Nico Basso è stato autore di un post, poi cancellato. “Impiccatela”, avrebbe scritto e a sua discolpa c’è anche chi ha immortalato il post. Un atto grave da parte dell’ex assessore leghista, ora appartenente ad una lista civica nel suo comune. Il sindaco di Asolo, Migliorini, ha subito provveduto a condannare l’accaduto prendendo le distanze da quanto scritto dal consigliere Basso. Già ieri, in realtà, c’era stato un altro post da parte di uomo delle istituzioni.
Leggi anche > Effetto pandemia, il terribile studio
Simone Angelosante, consigliere regionale della Lega in Abruzzo, aveva pubblicato una foto di Silvia Romano, paragonando il suo ritorno in Italia con la veste islamica a un “ebreo, liberato dal campo di concentramento, che torna con la divisa nazista“.