Giovedì saraò il giorno decisivo. I dati di contagio saranno fondamentali per capire sulla riapertura. Le tre regioni del Nord rischiano di non aprire
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Ancora molti interrogativi sulle possibili riaperture del 18 maggio. Dal Governo non sono arrivate ancora conferme ma solo ipotesi. Bisognerà attendere i dati di contagio di Giovedì per capire se la curva epidemica stia continuando a scendere. In occasione della videoconferenza tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e i governatori, è stato deciso che a partire da lunedì 18 maggio le Regioni potranno riaprire in autonomia bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici. Ma con molta probabilità alcune regioni saranno escluse.
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In attesa dei dati di contagio di giovedì
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Bisognerà attendere giovedì per sapere di più. I dati di contagio saranno decisivi. Per prima cosa verrà diffuso il bilancio dell’allentamento del lockdown del 4 maggio, poi il Premier Conte ha detto che se le attività potranno ripartire, verranno rese note le linee guida sulle misure di sicurezza per i negozi. Alcune regioni del Nord come la Lombardia, Liguria e Piemonte sono escluse. “Non sarà insomma il governo a decidere, ma i parametri oggettivi del decreto di Speranza e i protocolli del Comitato tecnico scientifico“. Se i contagi scenderanno, si potranno riaprire anche altri settori; se i numeri invece aumenteranno, si dovranno adottare ulteriori restrizioni. Le Regioni avranno sì maggiore autonomia, ma anche un carico di responsabilità notevole.
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I governatori dovranno fare i conti con 21 parametri oggettivi che vanno dal monitoraggio dell’epidemia (i casi sintomatici, i ricoverati in terapia intensiva, domiciliari detteranno le riaperture) alla “capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti”.