La nuova modalità di pagamento per la CigD sarà oggetto di interesse del Decreto Rilancio prossimo all’approvazione. Ecco chi se ne occuperà
Le novità per i compensi economici riconosciuti agli operatori della cassa integrazione e ammortizzatori sociali sarà oggetto di interesse nel nuovo Decreto Rilancio prossimo all’approvazione. Una ventata di ossigeno tanto attesa che riguarderà gli operatori della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CigD). La nuova misura di sostegno economica ai titolari dell’impresa verrà riconosciuta in segno di tutela di fronte all’esaurimento scorte in questo periodo di magra.
La CigD sarà concessa ai cittadini qualificati come operai, impiegati e rivolta ai contratti di somministrazione del sistema lavoro con un’anzianità di almeno 12 mesi. Il Governo dunque è pronto a deliberare le nuove misure economiche a riguardo.
La novità quest’oggi riguarda l’autorizzazzione dei compensi destinata ad essere emessa direttamente dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) e non più dalle regioni di competenza come da ultima previsione.
L’Inps si occuperà di riconoscere l’importo previsto del quasi 50% delle ore di lavoro per il CigD ma anche per i cassaintegrati ordinari. La cifra prevista sarà stabilita dal Fondo di Integrazione Salariale sulla base economica di 5 miliardi di euro, che diventeranno 15 dopo l’entrata in vigore del Decreto Rilancio discuso nelle Camere.
Il decreto interesserà in proiezione con un mese di ritardo dall’entrata in vigore anche la categoria degli ammortizzatori sociali.
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La richiesta dei compensi dopo l’entrata in vigore del Decreto Rilancio
La richiesta per la ricezione del compenso dovrà essere inoltrata direttamente sul sito dell’Inps entro 15 giorni dal fermo lavorativo dell’impresa. Dopodichè ci sarà l’immediato riconoscimento salariale. Per il raggiungimento del totale e dunque per la distribuzione della quota mancante avverranno delle verifiche attendibili sul monte ore giornaliero dei lavoratori.
Dopo l’entrata in vigore del Decreto Rilancio si avranno a disposizione 9 settimane per la ricezione del compenso. Le prime 5 settimane interesseranno solo i titolari delle imprese che già avevano inoltrato alle Regioni la richiesta come previsto dal precedente Decreto Cura Italia.
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Le successive 4 settimane saranno rese disponibili a cavallo dei mesi di settembre e ottobre.