Il coronavirus non provoca solo danni respiratori ma anche circolatori. I ricercatori cercano la causa della formazione dei coaguli di sangue, complicanza frequente nei malati più critici
I coaguli di sangue sono una delle complicanze più frequenti nei pazienti affetti da coronavirus. Secondo gli studi fatti, il meccanismo che porta il corpo a frenare una possibile emorragia, comparirebbe in circa il 30% dei pazienti che per via del Covid-19 si trovano in condizioni già critiche.
Una situazione molto strana e che gli studiosi di certo non si aspettavano di “vedere in qualcuno che ha una grave infezione”. Lo ha spiegato a Nature l’autore dello studio Jeffrey Laurence. Una situazione insolita quella dei coaguli di sangue che definisce una sorta “di doppio attacco” da parte del coronavirus. Sono i polmoni gli organi che vengono maggiormente attaccati. Da un lato con la polmonite che li ostruisce e dall’altro i micro-coaguli che non permettono al sangue ossigenato di attraversarli.
Non solo danni respiratori dunque ma anche circolatori quelli causati dal Covid-19. Non c’è ancora una risposta definitiva da parte della scienza ma le ipotesi sono diverse.
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Coronavirus e coaguli di sangue, le ipotesi degli esperti
Sul perché il coronavirus porti alla formazione di coaguli di sangue ancora non c’è una risposta definitiva da parte della scienza. Gli esperti però sono al lavoro per analizzare il fenomeno e diverse sono le ipotesi che stanno valutando.
Una delle possibilità è che il virus attacca le cellule endoteliali che rivestono i vasi sanguigni. Queste sono ricche del recettore Ace2, quello che il Covid-19 usa per entrare nell’organismo. A questo si unisce l’attacco al sistema immunitario che, per difendersi appunto, attiva un meccanismo che stimola la coagulazione del sangue.
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Ma secondo gli studiosi potrebbero esserci anche altre cause, tutte da intercettare, alla base di questa strana produzione. L’essere anziani, in sovrappeso, avere problemi di ipertensione o di diabete, aiuta a provocare questo tipo di complicanza circolatoria.
Le terapie di sperimentazione non mancano per cercare di arginare la formazione dei coaguli. Alcune di queste si stanno rivelando anche molto efficaci.
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Sull’uso di farmaci che aiutano a fluidificare il sangue c’è però forte dibattito tra chi sostiene che portino effetti collaterali e chi no, tra l’uso di dosi più elevate e meno.