Zuffa alla Camera. All’attacco il grillino Currò contro la gestione dell’emergenza sanitaria della Lombardia, a guida leghista: forti reazioni
Una nuova zuffa alla Camera dei deputati dopo gli insulti dei giorni scorsi legati alla vicenda Silvia Romano. All’attacco il grillino Currò contro la gestione dell’emergenza sanitaria della Lombardia, a guida leghista. In riferimento alla Lombardia il deputato ha attaccato forte affermando: “Il più grande fallimento della Repubblica italiana. Non possiamo metterci il prosciutto avanti agli occhi…”. Un attacco di petto che ha scatenato le reazioni immediate da parte della “curva” verde dello “stadio” Montecitorio. Insulti e urla a confermare il becero livello di questi soggetti che occupano i banchi delle istituzioni più rappresentative del paese. Qualcuno lo definisce – buffone – costringendo la presidenza della Camera ad intervenire.
Zuffa alla Camera, ieri era toccato al caso Romano
Ieri fu la volta del deputato leghista Pagano a far scatenare la bagarre in aula. Il nordista aveva definito Silvia Romano una neo-terrorista: “Quando è tornata una neo-terrorista, perché questo è Al Shabaab, sono andati ad accoglierla». Pagano si è riferito al premier Giuseppe Conte e al ministro degli Esteri Luigi Di Maio. I due rappresentanti dello Stato erano presenti all’aeroporto di Ciampino di Roma al ritorno della giovane da Mogadiscio dopo essere stata liberata dopo 18 mesi dal lungo ostaggio.
L’attacco aveva provocato le forti reazioni del mondo politico e non solo. Pagano poi si è scusato con la giovane cooperante in serata, affermando di voler colpire i due avversari politici. Intanto ha definito Silvia Romano una neo-terrorista, il tutto mentre i Jihadisti somali smentiscono di aver rilasciato interviste a Repubblica.