La Protezione civile, nella giornata di oggi venerdì 15 maggio ha pubblicato il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.
Diffuso dal Dipartimento della Protezione Civile il nuovo bollettino che fa il quadro della situazione sanitaria riguardante l’epidemia da Covid-19 in Italia. Ad oggi i casi complessivi dall’inizio dell’emergenza sono 223.885, ossia 789 in più rispetto a ieri. Di questi, gli attualmente positivi sono 72.070, scesi di 4.370 unità nelle ultime 24 ore. In calo anche i pazienti in terapia intensiva: 808 in totale e 47 in meno di ieri. Salgono i guariti nel nostro Paese che raggiungono i 120.205 con un incremento di 4.917. Infine anche il bilancio delle vittime è salito con 242 decessi nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 31.610
Il Dipartimento della Protezione Civile reso noto come di consueto il bollettino sull’epidemia da Covid-19 in Italia. I soggetti positivi erano scesi a 76.440. I casi totali dall’inizio dell’emergenza a ieri erano 223.096. Salito anche il numero dei guariti giunto a 115.288. Il bilancio dei decessi si era aggravato per un totale di 31.368. Infine, continuavano a calare i ricoveri nelle terapie intensive: i pazienti erano 855, 38 in meno di ieri.
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Il Dipartimento della Protezione Civile nella giornata di mercoledì 13 maggio ha comunicato che i soggetti positivi erano 78.457, mentre i casi totali erano saliti a 222.104. Il numero dei guariti aveva raggiunto le 112.541 unità. Registrato anche un nuovo calo per quanto riguardava i ricoveri nelle terapie intensiva: 893. Infine, purtroppo, erano saliti i decessi per un totale di 31.106 vittime.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Aggiornamento Protezione Civile, bollettino 13 maggio: sono oltre 112 i guariti in Italia
“Riaperture dal 18 maggio? Verrà effettuata un’analisi attenta della situazione e quelle che sono le garanzie sanitarie. Faremo un ampliamento delle aperture solo nel caso in cui ci sia la certezza della garanzia sanitaria“. Queste le parole del presidente della Lombardia Attilio Fontana che ha parlato nel corso della conferenza stampa al Palazzo Pirelli di Milano per presentare il progetto Riparti Lombardia.
In forza di quest’ultimo sarebbe previsto anche un tour per ascoltare le necessità maggiori del territorio lombardo, il più colpito dall’emergenza coronavirus. Come riporta la redazione di Sky Tg24, il governatore ha aggiunto che per riaprire bisognerà trovare un giusto equilibrio tra necessità economiche e sanitarie spiegando, dunque, che una risposta in merito potrà arrivare solo dopo aver letto le linee guida dell’Inail ed il provvedimento governativo.
In merito alla situazione vissuta in queste settimane dalla Regione, Fontana ha affermato che il sistema sanitario della Lombardia ha contenuto bene il coronavirus.
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Sarebbero 28 i soggetti risultati positivi al Covid-19 all’interno dell’Ospedale di Budrio, in provincia di Bologna. I contagiati sarebbero 4 visitatori e 16 operatori (2 dottori, 9 infermieri, 4 Operatori Socio Sanitari, 1 addetto alle pulizie).
All’esito della scoperta il nosocomio ha immediatamente adottato le misure d’emergenza per isolare il focolaio. A comunicarlo, riporta la redazione di Bologna Today, l’Ausl. Dei contagiati, prosegue la nota dell’Ente, gli operatori sanitari sono stati allontanati dal posto di lavoro mentre i pazienti sono stati trasferiti nei reparti riservati ai soggetti affetti da Covid.
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Si avvicina la data del 18 maggio, giorno in cui in alcune regioni, salvo sorprese, potrebbero essere riaperte ulteriori attività commerciali compiendo un altro passo in avanti verso la normalità dopo la crisi provocata dall’emergenza coronavirus. Per stabilire tali riaperture bisognerà valutare i dati di monitoraggio attesi per ieri da parte del Ministero della Salute. In merito la Fondazione Gimbe, dopo un’accurata analisi, ha lanciato un allarme secondo la quale si potrebbe rischiare una seconda ondata di contagi. Per la fondazione, difatti, sarebbe ancora presto per stabilire se la fine del lockdown abbia portato benefici in termini epidemiologici.
“Se da un lato i numeri alimentano l’ottimismo – commenta il Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta– e invitano ad anticipare riaperture di attività e servizi, dall’altro bisogna essere consapevoli che l’epidemia è ancora attiva, che in Italia si stimano 3-4 milioni di persone contagiate e che i soggetti asintomatici rappresentano una fonte certa di contagio“.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Riaperture dal 18 maggio, l’allarme: “Si rischia seconda ondata di contagi”
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