L’Inail spiega quando il contagio sul lavoro è responsabilità del datore: costui risponde in sede penale e civile solo se accertato dolo o colpa
L’Inail precisa quando è responsabile l’impresa in merito al contagio da coronavirus avvenuto sul posto di lavoro. La questione aveva allertato gli industriali in quanto temevano che la norma fosse suscettibile di qualche interpretazione che potesse compromettere le imprese. Per questo motivo hanno chiesto delle precisazioni che sono giunte dall’Inail. L’infortunio sul lavoro per Covid-19 non ha collegamenti con la responsabilità penale e civile dell’impresa. Il datore di lavoro è responsabile solo in caso di dolo o colpa dalle quali deriva eventuale contagio per il dipendente. Il vicepresidente di confindustria, Maurizio Stirpe, aveva lanciato preoccupazioni per la norma sul coronavirus non molto chiara.
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Contagio sul lavoro: il chiarimento e la posizione degli industriali
Così Stirpe a Repubblica: “Io penso che bisogna semplicemente fare chiarezza e sgombrare il campo da interpretazioni che possono ingenerare degli equivoci. È giusto che, in caso di contagio, il lavoratore venga indennizzato. Ma la responsabilità penale dell’imprenditore può esserci soltanto in un caso”. Stirpe ha parlato del nesso di casualità tra il contagio e il dolo o la colpa del datore di lavoro. Senza il nesso gli industriali non trovano giusto far cadere la responsabilità in capo al datore di lavoro e all’impresa. L’Inail ha però chiarito definitivamente.
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Tra l’altro, l’Inail ha affermato che la responsabilità penale è in capo all’accusa. L’onere della prova spetta sempre al Pm di un’eventualità di infortunio da covid. La presa di posizione dell’Inail ha probabilmente concluso il dibattito.