Arriva il reddito di emergenza che non si può cumulare, però, al reddito di cittadinanza: tetto massimo 1600 euro ma servono dei requisiti
Arriva il reddito di emergenza. Una quota che va dai 400 agli 800 euro al mese per due mesi ai nuclei familiari che non superano i 15 mila euro annui di Isee. Inoltre, il patrimonio mobiliare non deve superare i 10 mila euro, cifra che sale a 20 mila euro per le famiglie numerose. Sono esclusi dal reddito di emergenza i percettori del reddito di cittadinanza e coloro che hanno la residenza in Italia da meno di dieci anni. Esclusi anche le colf e le badanti che hanno ottenuto il bonus di 500 euro e i nuclei in cui esiste anche un solo componente con un trattamento pensionistico.
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Reddito di emergenza e reddito di cittadinanza
I beneficiari del reddito di cittadinanza, potrebbero offrire servizio nei campi. In questa emergenza esiste una problematica nei campi di raccolta, a causa del blocco degli spostamenti che tiene lontani i lavoratori stagionali che solitamente arrivano da altri paesi per il periodo di raccolta. Si sta lavorando per incrociare le domande e l’offerta in modo tale da permettere che datori di lavoro possano ottenere i servizi dai percettori del reddito di cittadinanza. Si è stabilito già che i beneficiari del reddito di cittadinanza possono stipulare con datori di lavoro del settore agricolo contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per altri 30.
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Il tutto, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici del reddito. Tuttavia, per non perdere i diritti, è necessario che la retribuzione totale per il lavoro svolto non superi il limite di duemila euro.