Fabrizio Moro, chi è il cantautore romano? Et, altezza, peso, moglie, figli, tatuaggi, vita privata, curiosità e tutto quello che c’è da sapere.
Fabrizio Moro è uno dei migliori cantautori italiani. Oltre a scrivere per sè, ha scritto anche per tanti altri artisti italiani tra cui Fiorella Mannoia, Noemi, Emma Marrone, ma chi è davvero il cantautore? Andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere.
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Fabrizio Mobrici, questo il vero cognome di Moro, nasce il 9 aprile 1975 a Roma, da genitori calabresi. E’ alto 180 cm e pesa 74 kg. Cresce nel quartiere di San Basilio e, dopo le scuole medie, si iscrive presso l’Istituto statale di istruzione superiore Roberto Rossellini. E’ il più grande di tre figli. Fabrizio ha un fratello, Filippo e una sorella, Romina, autrice di tutti i tatuaggi che sfoggia sul proprio corpo.
Dopo aver trovato per caso una chitarra in cantina, Fabrizio comincia ad appassionarsi alla musica. Cresce ascoltando The Doors, Metallica, Nirvana, Guns N’ Roses e U2. Guardando dal vivo i concerti dei grandi artisti, compresi Vasco Rossi e Ligabue, Fabrizio capisce di voler salire, un giorno, su un palco per poter vivere di musica.
La sua strada, però, non è affatto facile. Nel passato, il cantautore ha dovuto attraversare momenti difficili e affrontare anche la dipendenza da droga e alcol che è riuscito a sconfiggere.
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In un’intervista rilasciata a Vero qualche tempo fa, Fabrizio ha dichiarato: “Con un barlume di coscienza sono andato dal medico, che mi ha subito prescritto analisi approfondite. I risultati mi hanno spaventato: i valori erano tutti sballati, il mio fisico si stava distruggendo. A quel punto ho detto a me stesso: “O cambi, o muori”. Ho avuto paura, paura di morire”.
Fabrizio non si è mai sposato, ma ha avuto una lunga relazione con Giada Domenicone, architetto, con cui ha avuto due figli: Libero, 10 anni, e Anita, 6 anni che sono i suoi grandi amori. A Libero, Fabrizio ha dedicato la canzone “Il senso di ogni cosa” che ha deciso di rivisitare in una nuove versione, in uscita il 22 maggio, e che lo ha visto collaborare nuovamente con l’ex compagna Giada Domenicone che ha progettato la copertina del singolo. Ad Anita, invece, ha dedicato una delle sue canzoni più belle e di maggior successo, “Portami via”.
Attualmente risulta single. Nelle ultime interviste ha dichiarato di avere un’unica donna nella sua vita, la figlia Anita. “Sono fidanzato con mia figlia, lei è la donna più importante della mia vita. Per ora, nessuno riesce a spodestarla e penso che mai nessuno ci riuscirà“, ha dichiarato in un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Subasio.
Parlando del Fabrizio papà, nel corso di una diretta Instagram con la pagina Billboard ha detto: “Che papà sono? La prendo alla laggera quando c’è un problema, ma quando mi rode divento all’antica. Alzare la voce in modo autorevole non me lo faccio mancare” – spiega il cantautore che poi aggiunge – “la nostra situazione è difficile da gestire. Io e la mamma siamo separati da tre anni, quindi lei è più permissiva e invece io, che dovrei essere l’artista, sono più generale“.
Fabrizio ha tantissimi tatuaggi sparsi per tutto il corpo. L’autrice dei suoi tattoo è la sorella Romina, tatuatrice professionista e pittrice. Tra i tatuaggi spiccano quelli dedicati ai suoi bambini Libero e Anita, il cuore con la scritta punk, una croce, ma soprattutto, i titoli dei suoi album e delle canzoni che lo rappresentano di più come “La libertà è sacra come il pane”, frase simbolo della canzone Libero. E poi i titoli degli album come “Via delle girandole 10″, “Pace”, “Figli di nessuno”.
La carriera di Fabrizio Moro inizia ufficialmente nel 1996 quando pubblica il primo singolo “Per tutta un’altra destinazione” contenuta nell’album “Fabrizio Moro” in cui ci sono anche canzoni conosciute soprattutto dai suoi fan fedelissimi come Romantica, Situazioni della vita, Canzone giusta, Stanco di crescere. Nel 2000 arriva per la prima volta sul palco del Festival di Sanremo con la canzone “Un giorno senza fine”. Il Festival non andò benissimo e la casa dicrogafica di allora gli ruppe il contratto. Fabrizio, però, non ha mai gettato la spugna e nel 2005 pubblica l’album “Ognuno ha quel che si merita” che contiene canzoni bellissime come quella che dà il titolo all’album, Eppure pretendevi di essere chiamata amore, L’indiano che Fabrizio ha riproposto al suo pubblico durante il tour del 2018 e Come.
La svolta arriva nel 2007 quando con “Pensa” vince la categoria Giovani Proposte del Festival di Sanremo. La canzone diventa un inno contro la mafia ed entra anche nei libri di scuola. Pensa è contenuta nell’album omonimo in cui spiccano anche canzoni come Non è facile, Fammi sentire la voce, Non è la stessa cosa, La complicità e 21 anni, in scaletta durante il Figli di nessuno tour del 2019.
Nel 2008 arriva l’album Domani, album struggente, ma vero e che contiene la canzone che rappresenta il manifesto del pensiero di Fabrizio, “Libero”. Bellissime sono anche le canzoni Domani che dà il titolo all’album, Eppure mi hai cambiato la vita con cui conquista il terzo posto al Festival di Sanremo 2008, “E’ solo amore”, “Seduto a guardare.
Barabba e Ancora Barabba sono gli album del biennio 2009/2010. Il 22 maggio 2009dello stesso anno esce il singolo Il senso di ogni cosa che il 22 maggio 2020 esce in una nuova versione. Per l’EP era previsto un secondo singolo, l’omonimo Barabba, rifiutato tuttavia dalle radio a causa delle tematiche affrontate in esso. L’album Ancora Barabba, però, contiene delle vere poesie musicali come Melodia di giugno che ha cantanto con Ultimo durante il suo primo concerto allo Stadio Olimpico il 16 giugno 2018, Sangue nelle vene, in scaletta al Figli di nessuno Tour, Il peggio è passato ma anche Un pezzettino e Il momento giusto.
Inizia per Fabrizio un periodo difficile dal punto di vista professionale nel quale inizia a scrivere per gli altri. Nel 2012 scrive un vero capolavoro come “Sono solo parole” che Noemi porta al Festival di Sanremo classificandosi terza. Per Noemi scrive anche Se non è amore e Buongiorno alla vita. Per gli Stadio scrive I nsotri anni e per l’album Schiena di Emma scrive La mia felicità.
Il 2013 è l’anno de L’inizio, altro album di Moro che avrebbe meritato maggior risalto e che contiene canzoni che lasciano un segno come quella che dà il titolo all’album, L’Italia è di tutti, L’eternità incisa nuovamente nel 2018 in duetto con Ultimo, Babbo Natale esiste e Soluzioni.
Via delle Girandole 10 è uno degli album che i fans di Fabrizio Moro amano in modo particolare. Il motivo? Contiene alcune delle sue canzoni più belle come Buongiorno papà dedicata al padre che, per lui, avrebbe preferito il famoso posto fisso, Acqua, una vera poesia come è stata definita da Fiorella Mannoia durante il concerto all’Olimpico del 2018 di Moro di cui è stata ospite cantando con il cantautore proprio Acqua e I pensieri di Zo che Moro ha scritto per la Mannoia, Tu, Alessandra sarà sempre più bella dedicata ad un amico e Da una sola parte sulle cui note i fans si scatenano ai concerti.
TRa un disco e l’altro diventa professore di Amici di Maria De Filippi. Nel corso della sua esperienza come insegnante nella scuola più famosa d’Italia conosce Elodie a cui regala una vera perla come “Un’altra vita” che Moro, poi, ha deciso d’incidere anche personalmente insieme a Sono solo parole.
Nel 2017 torna al Festival di Sanremo con Portami via con cui si piazza solo settimo e c’è ancora da chiedersi come abbia fatto considerando che si tratta di una delle canzoni d’amore più belle che siano state scritte. Con Portami Via, però, Moro si fa apprezzare non solo come cantautore di temi social e arriva il grande successo. Il brano è contenuto in un album “Pace” in cui c’è la ricerca della felicità, la riflessione e in cui esprime la profondità della sua anima. Oltre a Portami Via, tutte le canzoni sono meritevoli di essere ascoltate: Pace, La felicità, Tutto quello che volevi, Semplice, Giocattoli, Intanto, Sono anni che ti aspetto, L’essenza.
Nel 2018 torna al Festival di Sanremo in coppia con Ermal Meta con cui vince con la canzone “Non mi avete fatto niente” contenuta nella raccolta “Parole, rumori e Giorni – Prima parte” in cui, oltre ad alcuni dei suoi più grandi successi, c’è anche il nuovo singolo “Domenica”.
Il 2019, è l’anno del decimo album in studio dal titolo “Figli di nessuno” che è anche diventato un tatuaggio. Un album in cui Fabrizio racconta la rivincita dei Figli di nessuno ovvero di tutte quelle persone che combattono per realizzare i propri sogno, ma che contiene anche dichiarazioni d’amore di un padre per il proprio figlio come “Filo d’erba”. C’è anche “Per me”, brano che Moro ha dedicato a se stesso e che descrive tutto il suo percorso professionale e ci sono canzoni d’amore come “Quando ti stringo forte” e “Come te”. Torna, inoltre, il tema dell’ipocondria in “Arresto cardiaco”. Da applausi anche le canzoni “Quasi” con cui ha aperto le tappe del suo figli di Nessuno Tour approdato anche al Forum di Assago il 26 ottobre 2019, dedicata all’Italia. Non mi sta bene niente e Me ‘nnamoravo de te.
Il 22 maggio 2020, poi, in una nuova versione, esce il singolo “Il senso di ogni cosa” con cui ha chiesto ai fan di inviargli foto e video in cui abbracciano le persone e le cose che danno un senso alla loro vita.
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