La Protezione civile, nella giornata di oggi lunedì 18 maggio ha diramato il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.
La Protezione Civile ha diffuso il bollettino che riporta i dati relativi all’epidemia da coronavirus in Italia. Scendono ancora i soggetti attualmente positivi ad oggi 66.553, ossia 1.798 in meno di ieri, mentre salgono i casi totali giunti a 225.886 (+451). Anche il numero dei guariti è salito a 127.326 con un incremento rispetto alla giornata di ieri di 2.150 unità. Per quanto riguarda le persone ricoverate in terapia intensiva: sono ad oggi 749 in totale con un decremento di 13 pazienti. Infine, purtroppo, con 99 decessi nelle ultime 24 ore, il bilancio delle vittime è arrivato a 32.007 vittime.
Il Dipartimento della Protezione Civile nella giornata di ieri domenica 17 maggio ha pubblicato il bollettino aggiornato sull’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando ai dati, i casi complessivi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano 225.435. I positivi erano 68.351. Registrato un calo anche nei pazienti in terapia intensiva 762 in totale. Salito il numero di guariti nel nostro Paese che raggiungevano i 125.176. Infine il bilancio delle vittime si era aggravato portando il totale a 31.908 decessi.
Nella giornata di sabato stando ai dati diffusi dal Dipartimento della Protezione Civile, i soggetti positivi erano 70.187, mentre i casi totali di contagio salivano a 224.760. Si aggiornava con un aumento anche il bilancio delle vittime che arrivava a 31.763 decessi. I guariti erano, infine, 122.810.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Aggiornamento Protezione Civile: il bollettino del 16 maggio
“La pressione da parte delle categorie e di alcune Regioni è stata evidente, tra cui quella di alcune che continuano ad avere un andamento dell’epidemia non certo ottimale, come invece lo è il nostro in questo momento“. Questo il commento di Enrico Rossi, presidente della Toscana, il quale, ai microfoni de La Nazione, si è detto convinto che la pressione delle regioni e di alcune categorie abbia influito ad accelerare l’inizio della nuova fase dell’emergenza. Rossi ha proseguito spiegando di aver chiesto di riaprire prima, poi scaglionare: “Ero pronto a riaprire i negozi di abbigliamento e di calzature già l’11 maggio“. Il governatore, riferisce a La Nazione, di aver inoltre richiesto di anticipare al 27 aprile l’apertura delle attività “esposte alla competizione internazionale“.
Questi nuovi allentamenti hanno suscitato, dunque, timori relativi ad una seconda ondata dell’epidemia
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Fase 2, il governatore della Toscana: “Pressioni evidenti delle Regioni sul Governo”
Con l’inizio della Fase 2 bis si sono alimentati alcuni timori legati ad una nuova seconda ondata dell’epidemia che potrebbe rigettare nel baratro il Paese. Anche di questa circostanza ha parlato il presidente della Lombardia, la regione più colpita dal virus, Attilio Fontana ai microfoni di Mattino Cinque. Alla trasmissione in onda su Canale 5, il governatore ha ammesso: “Non ci sono dubbi che le infezioni in questi giorni aumenteranno, perché più si incrementa il contatto fisico più aumentano le infezioni. Noi dobbiamo provare a tenerle sotto controllo per evitare che nascano nuovi focolai“.
Per il governatore lombardo sarà, dunque, fondamentale tenere sotto controllo il monitoraggio sul territorio
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Fontana: “Non ci sono dubbi che le infezioni in questi giorni aumenteranno”
Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca è risoluto: “La Campania non è d’accordo e non ha sottoscritto l’intesa Stato-Regioni che alcuni media presentano come condivisa all’unanimità”. Questa la posizione assunta dalla sua Regione in merito all’intesa con il Governo che ha portato ad un accordo sottoscritto repentinamente tra sabato e domenica. Una Fase2 bis per De Luca attivata con una pratica maldestra del Governo che ha cercato di scaricare ogni responsabilità sulle Regioni.
Per il Governatore della Campania non ci sarà alcuna riapertura oggi. Bar, ristoranti e pub dovranno attendere. Pone un freno peraltro anche alle riaperture interregionali. Se ne parlerà il 3 giugno forse, quando avrà chiaro il quadro della situazione epidemiologica.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Accordo Stato-Regioni, De Luca frena e attacca: “Nessuna unanimità”
Il professor Andrea Crisanti è stato ospite della trasmissione Che tempo che fa. Alle domande del padrone Fabio Fazio circa una definizione dell’attuale condizione del virus, se sia o no ancora potente, ha risposto che un virus si definisce non in base a tale parametro, ma in forza dell’R0 (indice di contagio) e virulenza. Attualmente il Sars-Cov-2 risulterebbe indebolito nella sua carica infettante.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Andrea Crisanti: “Il virus non è mutato per nulla”
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