Il raffreddore potrebbe dare una preimmunità al Covid-19 anche a chi non è mai entrato in contatto con il ‘nuovo’ virus: lo studio americano
Il coronavirus continua a diffondersi nel mondo: stando agli ultimi aggiornamenti, ci sono attualmente 4,76 milioni di casi con 316mila decessi accertati. I virologi e gli esperti continuano a studiare il virus per cercare di ideare una cura o il tanto desiderato vaccino. Secondo il pensiero di altri, invece, la diffusione e la carica virale del Covid-19 sono influenzate dalla temperatura esterna e dall’umidità. Da qualche settimana, infatti, qualcuno sostiene che in Italia il virus si sta indebolendo. Questo tema è diventato oggetto di dibattito e si sono create due fazioni contrapposte. Alcuni ricercatori americani, inoltre, hanno condotto uno studio e hanno rivelato una possibile preimmunità al Covid-19 sviluppata grazie ad un comune raffreddore.
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Raffreddore e Covid-19, lo studio americano
Un team di ricercatori americani della California per la ricerca sulle malattie infettive e sui vaccini hanno pubblicato uno studio sulla nota rivista Cell. Stando alla loro ricerca, alcune persone avrebbero una sorta di preimmunizzazione al Covid-19 grazie agli anticorpi sviluppati dal nostro organismo per fronteggiare coronavirus più deboli, come quelli del comune raffreddore. Gli esperti hanno rilevato i dati su un campione composto da 20 soggetti convalescenti e altri 20 che non erano mai entrati a contatto con il Covid. Nei pazienti convalescenti, la risposta immunitaria riscontrata è stata elevata. In 11 dei 20 che non sono entrati in contatto con il nuovo terribile virus, è stata rilevata una presenza di anticorpi contro il Covid-19. Lo studio presenta comunque tantissimi limiti: in primis, il campione è molto piccolo.
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Come se non bastasse, avere le cellule T che riconoscono il virus non vuol dire non sviluppare sintomi.