Quali sono gli effetti dello Smart Working? Stress, ansia e almeno un’ora di lavoro in più al giorno. Ecco i risultati della ricerca LinkedIn
I mesi di lockdown hanno trasformato le nostre abitudini. Dalle uscite al lavoro. Tutto è cambiato. Molte persone hanno usufruito dello smart working ma questa novità è stata veramente un successo? Quali sono gli effetti della quarantena in ambito lavorativo? Un primo bilancio è tracciato da una ricerca di LinkedIn su un campione di oltre 2.000 lavoratori, per capire come è l’impatto del lavoro a distanza sulla salute. Molti hanno parlato di ansia, stress e straordinari. E’ emerso il 21% fatica a staccare la spina, il 36% arriva a fingere, il 16% teme il licenziamento.
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Gli effetti dello smart working
Per molti il lavoro da remoto è molto più stressante. Questo periodo a distanza obbligatorio sembra infatti aver iniziato a confondere i confini tra il tempo del lavoro e il tempo libero. La ricerca ha rivelato che il 22% dei lavoratori si è sentito spinto a rispondere più rapidamente e ad essere disponibile online più a lungo del normale. Il 22% dei lavoratori ha cominciato a iniziare le giornate in anticipo, lavorando dalle 8 alle 20.30, mentre il 24% è ora solito terminare la giornata lavorativa anche dopo le canoniche 8 ore. Lo smart working ha anche i suoi lati positivi. Il 50% dei lavoratori afferma ad esempio che questo periodo ha permesso loro di trascorrere più tempo con i propri figli e le proprie famiglie. L’11% dei lavoratori concorda anche sul fatto che questo periodo di quarantena ha avuto un impatto positivo sulle loro relazioni personali. La quarantena ha anche fornito ai lavoratori l’opportunità di mangiare più sano e di fare più esercizio fisico.
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Chissà se questo esperimento del lavoro da casa non sia l’inizio di un’attività che si alterna tra smart working e ufficio?