Speranza a Live non è la D’Urso: “Il virus non è sconfitto”

Il ministro della Salute nel salotto di Barbara d’Urso parla della fase 2. Per evitare una seconda diffusione del virus serve responsabilità, continuando ad adottare i comportamenti che gli italiani ormai conoscono

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Il ministro Roberto Speranza (GettyImages)

Il virus non è sconfitto, la mascherina da sola non basta”. Questo il monito che il Ministro della Salute Roberto Speranza ha lanciato ieri sera, ospite a Live non è la D’Urso. Il primo a parlare nel salotto domenicale di Barbara d’Urso è il ministro che, in collegamento, ha spiegato le nuove norme che da oggi caratterizzano la fase 2 dell’emergenza coronavirus.

La ripartenza tanto aspettata e richiesta è arrivata, partendo con imprese economiche e commerciali. Barbara d’Urso va dritta al cuore della questione e chiede a Speranza: “Lei era per la linea dura eppure domani si riapre tutto, cos’è cambiato?”.

Il ministro non si tira indietro e spiega: “La verità è che le cose sono cambiate in maniera significativa”. Speranza ha detto a chiare lettere che dopo due mesi di fermo totale a causa del lockdown “il paese deve mettersi necessariamente in marcia”. Ma ha anche chiarito che da oggi inizia la fase più difficile.

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Speranza, per contrastare il virus servono “comportamenti corretti”

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Il ministro della Salute Roberto Speranza (Getty Images)

Il ministro Speranza da Barbara d’Urso ha messo subito le cose in chiaro: “Il virus non è sconfitto”. Da oggi le occasioni di incrociare persone saranno molte di più, motivo per il quale i “comportamenti corretti che abbiamo imparato vanno ancora più rispettati”.

E in merito a questo si è parlato del fatto che le misure per il distanziamento sociale cambiano. “Un metro – spiega il ministro della Salute – è la distanza che ci siamo dati sin dall’inizio, ma un metro da solo non basta”.

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Cosa fare? Continuare a rispettare le regole di prevenzione come lavarsi le mani, usare le mascherine ed i guanti. “La mascherina è sempre obbligatoria nei luoghi chiusi e quando c’è la possibilità di incontro sotto il metro con persone in luoghi aperti” ha chiarito e ribadito Speranza.

Il ministro ha anche precisato alcune situazioni in cui non serve indossare la mascherina. Quando si è soli in auto, o se si corre da soli nel bosco. “Il nostro consiglio è di usarla il più possibile – precisa – La mascherina è un pezzo della strategia, da sola non basta, bisogna continuare a lavarsi le mani, evitare gli assembramenti ecc.”.

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E Speranza ha ribadito che questi comportamenti che gli italiani hanno imparato a rispettare, sono fondamentali per scongiurare un ritorno dell’emergenza.

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Il ministro della Salute Speranza (GettyImages)

“In quest’ultimo decreto abbiamo messo oltre 3 miliardi sul servizio nazionale locale in un colpo solo – conclude il ministro della Salute – ci servirà per rafforzare la nostra sanità sul territorio, aumenteremo i posti della terapia intensiva del 115%”.

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