Protezione Civile, bollettino del 19 maggio: meno 1.424 attualmente positivi

La Protezione civile, nella giornata di oggi martedì 19 maggio ha diramato il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.

Coronavirus
(Getty Images)

La Protezione Civile ha reso noto il bollettino sulla situazione dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Nella nota del Dipartimento si legge che il numero dei contagi è salito a 226.699, ossia 813 più di ieri. Di questi 65.129 sono attualmente positivi (-1.424). Il numero dei guariti è giunto a 129.401, con un incremento di 2.075 da ieri, mentre i pazienti in terapia intensiva sono scesi a 716, 33 in meno. Infine purtroppo si è ancora incrementato il numero dei decessi con 162 vittime da ieri che hanno portato il bilancio complessivo a 32.169.

Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 18 maggio

Coronavirus nembro
(Getty Images)

La Protezione Civile nella giornata di ieri ha diramato come di consueto il bollettino che riportava i dati relativi all’epidemia da coronavirus in Italia. I soggetti positivi erano in toale 66.553, mentre saliti risultavano i casi totali giunti a 225.886. Anche il numero dei guariti era salito giungendo a 127.326 unità. Diminuita ulteriormente la pressione sulle terapie intensive, che ad ieri contavano in totale 749 ricoveri. Infine, purtroppo il bilancio delle vittime era arrivato a 32.007 vittime.

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Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 17 maggio

Il Dipartimento della Protezione Civile nella giornata di domenica 17 maggio ha pubblicato il bollettino aggiornato sull’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando ai dati, i casi complessivi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano 225.435. I positivi erano 68.351. Registrato un calo anche nei pazienti in terapia intensiva: 762 in totale. Salito il numero di guariti nel nostro Paese che raggiungevano i 125.176 . Infine il bilancio delle vittime si era aggravato portando il totale a 31.908 decessi.

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Fase 2, Speranza: “Ripartiamo, ma con attenzione: basta poco per tornare indietro”

Il Ministro della Salute Roberto Speranza, non si discosta dalle dichiarazioni delle altre istituzioni in merito a questa fase di ripartenza. Le parole d’ordine restano prudenza e attenzione anche se il virus pare aver allentato la sua stretta morsa.

Raggiunto dai microfoni del Tg3 Speranza ha affermato che non bisogna abbassare la guardia, ma che anzi ora è il momento di essere ancor più vigili. Basta poco, afferma, per ripiombare nel baratro dei mesi passati, vanificando tutti gli sforzi sino ad ora compiuti. Invita, dunque, al buon senso Speranza, e di mostra soddisfatto dei risultati raggiunti con il lockdown.

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Il profilo di chi muore di Coronavirus: uomo e con tre patologie

I soggetti deceduti a causa del Coronavirus apparterrebbero, secondo uno studio dell’Iss ad un range ben preciso. Si parla, infatti di uomini con tre patologie. Nello specifico, è stato rilevato che l’incidenza di letalità del virus nelle donne è minore rispetto a quello dell’altro sesso. Del campione analizzato, inoltre è emerso, che il 60% dei soggetti presentava almeno tre patologie pregresse al Covid-19.

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Galli | “Inutile stare attenti in negozio se poi ci accalchiamo in fila”

Il professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, ha parlato dell’importanza del distanziamento sociale, soprattutto adesso durante la Fase 2. Una prescrizione che non va mai sottovalutata, neppure per un attimo. Il noto virologo ha rappresentato l’importanza di mantenere le distanze fra individui. Circostanza che spesso viene meno soprattutto quando si attende in fila. La cosiddetta coda, infatti, vanificherebbe tutte quelle attenzioni riposte ad esempio all’interno dei negozi e degli esercizi commerciali in genere.

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Infettarsi in ascensore: l’esperto risponde

Richard L. Corsi, professore presso la Portland State University, ha deciso di intraprendere degli studi in merito alla sicurezza degli ascensori ai tempi del Covid-19. Il risultato è stato strabiliante considerando che molteplici sono stati gli scenari, esattamente quanti i tipi di ascensori esistenti sul pianeta.


Si caratterizzano per capienza, per velocità di trasporto tra un piano ed un altro ed ancora per il tempo che impiegano le loro porte a chiudersi. L’esperto avrebbe dedotto a seguito dei suoi esperimenti che all’interno dell’abitacolo venivano rilasciati solo il 25% delle particelle virali.

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