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Fase 2, i rischi di contagio all’aria aperta

Quanto è alto il rischio di essere contagiati all’aria aperta? Fare passeggiate o corse, ora che sono lecite e consentite, può essere pericoloso? E quali norme di comportamento è meglio seguire?

Strade di città (foto Pixabay)

Da ieri 18 maggio nel nostro paese è possibile spostarsi liberamente all’interno delle regioni senza una specifica ragione. Molto negozi hanno riaperto e quasi tutte le attività sono state riavviate.

Dopo un lockdown di oltre due mesi il timore che uscire possa comportare il rischio di essere contagiati è più che legittimo ma è anche fondato? Quali sono i rischi all’aria aperta?

Sappiamo infatti che il Covid-19 si diffonde attraverso le “goccioline” (in inglese droplet) delle persone infette.

Gli scienziati non hanno ancora appurato in modo chiaro come avvenga il contagio ma pare che i droplet nell’aria aperta non debbano intimorire perché all’esterno le particelle del virus sarebbero subito diluite e così facendo non potrebbe avvenire alcuna infezione.

Per cui se in un ambiente chiuso, dove non c’è molto ricambio d’aria, il rischio di contagio è elevato, all’aria aperta non è vero lo stesso.

Leggi anche —> Quello che è concesso fare da oggi, 18 maggio

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I timori più comuni sul contagio all’aria aperta

Coppia all’aperto (foto Pixabay)

Tra i timori più infondati parrebbe esserci quello che una folata di vento possa trasportare le goccioline (droplet) emesse da una persona malata con un colpo di tosse o uno starnuto. Tuttavia, il vento tende a disperdere le goccioline.

Ovviamente non ci sono ancora evidenze scientifiche sui contagi all’aria aperta salvo uno studio cinese che su 7.300 casi positivi al coronavirus ne ha rilevato uno solo in cui il virus era stato contratto oudoor.

Il rischio all’esterno è certamente più basso ma non è nullo.
La vicinanza e la mancanza di protezione con adeguati dispositivi di protezione individuale possono infatti permettere al virus di trovare “terreno fertile” anche all’aria aperta.

Altre situazioni che fanno sorgere dubbi in merito ai contagi sono quelle in cui il corpo umano è maggiormente in esercizio o “esposto”: l’attività fisica, la frequentazione di piscine e spiagge.

In questi casi non ci sono evidenze scientifiche particolari.

Dovremo attenerci al solito distanziamento, all’utilizzo della mascherina, all’igiene personale e al buon senso.

Leggi anche —> Covid-19, il raffreddore potrebbe rendere immuni: lo studio

New York (foto Pixabay)

Con le dovute cautele potremo riprendere le nostre vite ante Covid-19.

Potrebbe interessarti anche —> I Contagi in Italia Regione per Regione aggiornati alle 19.00 del 19 maggio 2020

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