Gli esperti internazionali avvisano che le alte temperature e le ondate di caldo potrebbero essere pericolose per i pazienti ammalati di Covid-19
Caldo e coronavirus, un binomio che fin dall’inizio dell’emergenza è balzato tra i temi sui quali si è discusso di più. Tra chi ha ipotizzato che l’arrivo del caldo potesse fermare l’ondata del virus e chi fin da subito ha affermato, invece, che non ci sia nessun collegamento. Gli esperti hanno appurato che la seconda linea è quella più attendibile e che dunque le alte temperature non saranno un deterrente per bloccare il virus.
In questi giorni però l’Organizzazione Mondiale della Sanità è andata oltre e ha lanciato un vero e proprio allarme legato proprio alle ondate di caldo. Secondo gli studiosi del team internazionale le alte temperature potrebbero essere addirittura negative per i pazienti ammalati di Covid-19. Potrebbero cioè aggravare le loro condizioni.
Ci si potrebbe ammalare anche con 35 gradi secondo l’Oms e questi picchi di caldo potrebbero addirittura peggiorare chi è già ammalato con condizioni persistenti importanti. L’arrivo di giugno dunque preoccupa e non poco. Tra le previsioni, infatti, temperature elevate e picchi di caldo forti, come non accade da anni, tra giugno e settembre.
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Caldo e coronavirus, i consigli dell’Oms
“Il caldo può indurre estrema spossatezza e colpi di calore, e può aggravare le condizioni esistenti quali malattie cardiovascolari, respiratorie, renali o mentali” ha chiarito in questi giorni l’Oms. Proprio per questo ha emanato alcuni consigli “anti-caldo” che è bene seguire con l’avvicinarsi delle alte temperature.
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Linee guida che inseriscono ulteriori precauzioni per evitare altri problemi per la malattia legati al caldo. L’Oms consiglia di continuare a seguire quelle che sono le regole di prevenzione adottate fino ad oggi. Lavarsi frequentemente le mani, indossare la mascherina ed i guanti, evitare di toccarsi la faccia con le mani, starnutire e tossire nell’incavo del gomito.
E ancora l’Organizzazione Mondiale della Sanità per scongiurare qualsiasi pericolo o complicanza dovuta al caldo consiglia di evitare attività faticose durante le ore calde. Un messaggio rivolto soprattutto agli anziani e ai malati cronici.
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Le temperature afose non sono dunque da sottovalutare, non solo per chi si trova fuori e a spostarsi per motivi di lavoro e necessità ma anche per chi rimane a casa.