Effetto Covid, smart working per sempre: la proposta

Effetto Covid, la ministra Dadone: “Ora smart-working agli statali, basta col feticcio cartellino. Vorrei tenere tra il 30 e il 40 per cento”

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Lavorare a casa – Foto Instagram da https://www.instagram.com/p/B9NNvJKo9nv/

La pandemia potrebbe cambiare tante cose nel mondo, dall’economia, al sociale, e al lavoro. L’effetto Covid è previsto sotto vari aspetta della vita. Non tutto potrebbe tornare proprio come prima, sia per motivi forzati che per scelta. Tra queste potrebbe esserci il lavoro smart per sempre. E’ la proposta della ministra della funzione pubblica Fabiana Dadone che vede di buon occhio la permanenza di circa il 30 o 40 per cento dei dipendenti statali in soluzione smart working definitiva. “Abbandoniamo il feticcio del cartellino, le polemiche sui furbetti, e iniziamo a far lavorare per obiettivi, con scadenze giornaliere, settimanali, mensili”. Dadone parla di una vera rivoluzione che partirà dalla mentalità dei dipendenti, all’organizzazione del lavoro necessariamente per obiettivi. Tuttavia, andrà lasciata la scelta alle singole amministrazioni senza intaccare l’autonomia dei dirigenti.

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Effetto Covid e la rivoluzione del lavoro

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foto dal web

Secondo la ministra della funzione pubblica la rivoluzione va colta ora che si è sperimentato il lavoro da casa e bisogna approfittarne. I vantaggi sarebbero notevoli per la collettività. La mobilità, innanzitutto, ma anche i costi per le strutture della pubblica amministrazione subirebbero delle riduzioni. Per arrivare a questo obiettivo servirà anche formare la classe dirigente verso una nuova organizzazione del lavoro.

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smart working (foto Pixabay)

E’ chiaro che il lavoro va pensato per evitare il fenomeno dei fannulloni fissando degli obiettivi di lavoro anche settimanali. La spinta a questa rivoluzione potrebbe arrivare anche dall’Europa, dove lo smart working è stato sperimentato in diversi paesi.

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