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Il figlio dell’ex calciatore Michele Bacis, Jacopo, secondo gli accertamenti della polizia, sembra stesse giocando ad un videogame prima di precipitare nel vuoto e perdere la vita.
Dalle indagini della Polizia di Arezzo sarebbe emersa una nuova ipotesi sulla morte di Jacopo Bacis, il bambino di 8 anni deceduto nella serata di sabato 16 maggio. Il piccolo, figlio dell’ex calciatore della Fiorentina Michele Bacis, è precipitato dal balcone della sua abitazione di Arezzo, sita al terzo piano di un edifico nel centro storico. Secondo gli accertamenti degli agenti della squadra mobile, Jacopo sarebbe caduto mentre stava giocando ad un videogioco di realtà virtuale installato su un tablet. La Procura ha intanto aperto un fascicolo d’inchiesta senza ipotesi di reato e senza indagati.
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Nuova ipotesi sulla morte di Jacopo Bacis, il bimbo di 8 anni morto sabato sera ad Arezzo dopo essere caduto dal terzo piano della sua abitazione di Arezzo. Secondo gli accertamenti della squadra mobile della Polizia del capoluogo toscano, Jacopo, figlio dell’ex difensore di Fiorentina, Genoa e Arezzo, Michele Bacis, al momento della caduta stava giocando con il tablet ad un videogioco di realtà virtuale. Stando a quanto appreso dall’Ansa, come riporta la redazione de Il Messaggero, il videogame in questione simulerebbe una catastrofe sulla Terra in seguito alla quale i giocatori devono difenderla dall’attacco degli alieni.
Gli agenti della squadra mobile avrebbero individuato il gioco che sarebbe stato lasciato aperto dalla vittima prima di precipitare nel vuoto. A consegnare il tablet agli inquirenti per consentire tutti gli accertamenti del caso, compresi quelli sulla pericolosità del videogame, come riporta Il Messaggero, è stata la stessa famiglia di Jacopo. Il pubblico ministero Roberto Rossi ha aperto un fascicolo d’indagine senza ipotesi di reato e senza indagati per ricostruire quanto accaduto con esattezza.
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Nella mattinata di ieri, martedì 19 maggio, si sono celebrati in forma privata i funerali del piccolo Jacopo presso la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato di Arezzo. Fuori dalla chiesa, all’uscita del feretro, alcuni compagnetti di scuola hanno voluto dare l’ultimo saluto al bambino lanciando in aria alcuni palloncini bianchi.
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