Secondo una ricerca numerose specie di insetti non proprie del territorio del Vecchio Continente starebbero facendo ingresso in Europa: la loro presenza potrebbe però essere deleteria.
Sarebbero numerose le strane specie di insetto che ad oggi stanno iniziando a fare capolino in territorio Europeo; molte provengono dall’Asia, alcune dall’Africa. Una presenza, però, non tanto gradita. Ed infatti, il loro ingresso potrebbe generare gravi danni all’ambiente.
Si parla di vespe, lumache, cimici dalle dimensioni spropositate che con ogni probabilità potrebbero arrecare irreversibili danni all’agricoltura. Un recente studio ha spiegato il motivo della loro migrazione.
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Nuovi insetti fanno ingresso in Europa: pericolo per l’agricoltura e l’intera biodiversità
Un elenco infinito quello delle nuove specie di insetti che provenienti da altri continenti stanno facendo ingresso in Europa. L’Italia non va esente dal “fenomeno migratorio” che potrebbe avere serie ripercussioni sull’agricoltura e non solo: si parla dell’intera biodiversità.
Sono specie che per la maggiore presentano tratti da predatori aggressivi. Si lanciano sui raccolti, su altri simili determinandone la scomparsa, ed ancora incidono sulla stagionalità dei prodotti. Stando a quanto riporta Repubblica, è un fenomeno non di epoca recente, che tuttavia adesso si sta acuendo a causa del surriscaldamento globale. Molti di questi insetti, infatti, trovano negli ambienti caldi la loro confort zone: con l’aumento delle temperature anche il territorio europeo potrebbe, dunque, divenire terreno fertile per la loro proliferazione che fortunatamente ad oggi pare ancora non essere iniziata. A parlare di quanto poc’anzi espresso ai microfoni di Repubblica, Piero Genovesi responsabile del coordinamento fauna selvatica dell’Ispra.
Vespa killer
La vespa killer, meglio nota con il nome di calabrone asiatico, ha già fatto la sua comparsa in Liguria, Toscana ed Emilia. La sua presenza ha determinato lo sterminio di altri insetti impollinatori: una circostanza non di poco conto.
Cimice Asiatica
Come suggerisce il nome la cimice asiatica proviene da Oriente. Ad oggi avrebbe già messo in allerta i coltivatori cha al momento pare, secondo uno studio della Coldiretti sarebbe costata al settore primario ben 740milioni di euro di danni.
Le parole di Genovesi, uno degli autori dello studio: “Il clima è cambiato, l’Italia è oggi idonea per queste specie“
L’esperto Piero Genovesi avrebbe affermato che il numero di specie anomale che potrebbe giungere è davvero ingente. “Il clima è cambiato, l’Italia è oggi idonea per queste specie” dichiara a Repubblica affermando che adesso questi animali come la zanzara tigre o la coreana potrebbero ingenerare preoccupazione per la salute umana. Non bisogna dimenticare, infatti, che sono vettori di malattie. Giungerebbero alle nostre porte, ad avviso dell’esperto, a causa dell’importazione dei cibi che utilizzano come veri e propri mezzi di trasporto.
Stando ad una ricerca pubblicata Springer Nature il problema risiede proprio nelle modalità con cui riescano ad arrivare nel Vecchio Continente. Si parla di navi e prodotti vivaistici riporta Repubblica citando gli esperti. Gli esempi si sprecano: dal tarlo asiatico che arrivò tramite un lotto di bonsai alla vespa velutina che giunse in Francia nel 2004 con un carico di ceramiche provenienti dalla Cina.
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La loro presenza va tenuta sotto la lente di ingrandimento attivando tutti i giusti sistemi di prevenzione. Per farlo, però, servono onerosi investimenti. Un esempio di strategia vincente, riporta Repubblica, potrebbe essere l’impiego di alberi sentinella. Piante in serra che aiutano a comprendere quali organismi estranei all’ambiente vissuto potrebbero attaccarli.