La Protezione civile, nella giornata di oggi giovedì 21 maggio ha diramato il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.
La Protezione Civile ha aggiornato il bollettino relativo all’epidemia da Covid-19 nel nostro Paese. Secondo gli ultimi dati, il numero dei contagi complessivi è salito a 228.006, ossia 642 in più di ieri. Di questi, sono 60.960 gli attualmente positivi, scesi di 1.792 unità. In calo, come da settimane, i pazienti in terapia intensiva ad oggi 640 in totale, cioè a dire 36 in meno rispetto all’ultimo bollettino. I pazienti guariti salgono ancora raggiungendo le 134.560 unità con un incremento di 2.278. Purtroppo con 156 decessi nelle ultime 24 ore il bilancio delle vittime sale a 32.486.
Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 20 maggio
La Protezione Civile nella giornata di ieri ha diramato il bollettino sulla situazione dell’epidemia da Covid-19 nel nostro Paese. Secondo i dati, il numero dei contagi complessivi era salito a 227.364. Di questi 62.752 erano gli attualmente positivi. Calo anche per quanto riguardava i pazienti in terapia intensiva: 676 in totale. I guariti erano saliti a 132.282. Infine il bilancio dei decessi si era aggravato portando il totale di 32.330 vittime.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Protezione Civile, bollettino del 20 maggio: 665 nuovi casi di contagio, 162 decessi
Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di martedì 19 maggio
Nella giornata di martedì la Protezione Civile ha reso noto come di consueto il bollettino sui numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Nella nota del Dipartimento si leggeva che il numero dei contagi era salito a 226.699 mentre di questi 65.129 erano gli attualmente positivi. Il numero dei guariti era giunto a 129.401, mentre i pazienti in terapia intensiva erano scesi a 716. Infine purtroppo si era ancora incrementato il numero dei decessi con un bilancio complessivo pari a 32.169 vittime.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Protezione Civile, bollettino del 19 maggio: meno 1.424 attualmente positivi
Gsk a lavoro per produrre un miliardo di dosi di vaccino contro il Covid-19
Un impegno comune e condiviso quello della Gsk e della Sanofi-Pasteur, a lavoro per trovare un vaccino. Nel corso della conferenza Il biotech e l’Italia: cosa ci insegna il coronavirus, organizzato da Repubblica ed Assobiotec ha parlato in merito al vaccino Rino Rappuoli, chief della Gsk.
Quest’ultimo ha affermato che con le tecnologie al momento a disposizione non sarà difficile trovare il vaccino, i tempi di previsione sono entro il 2021, il vero problema saranno le dosi. Ed infatti, per tutto il pianeta servirebbero ben 8 miliardi di dosi; un obbiettivo impossibile da realizzare. Non vi sarebbe la capacità per la produzione.
Secondo Rino Rappuoli, riporta la redazione di Radio Siena Tv, per la produzione del vaccino occorrono circa 5 anni. Gsk sarebbe stata in grado di trovare una soluzione circa gli adiuvanti. Sarebbero questi ultimi in grado di far “funzionare meglio i vaccini e dell’altra hanno lo stesso effetto con un decimo della dose”.
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Il premier Giuseppe Conte: “Non è il tempo dei party e delle movide”
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante l’informativa sull’emergenza Covid-19 ha parlato alla Camera rivolgendo anche un appello agli italiani. Secondo il premier, se il peggio è ormai alle spalle lo si deve al rispetto delle norme da parte dei cittadini che, però, adesso non devono abbassare la guardia. Conte ha ribadito che durante questa fase è molto importante rispettare le distanze ed evitare occasioni che possano creare assembramenti, come le feste.
Durante il suo intervento, il Presidente del Consiglio, ha annunciato anche il via ai test sierologici che partiranno in forma gratuita nei prossimi giorni. Per quanto riguarda la crisi economica, Conte ha parlato dei provvedimenti che verranno presi per cercare di aiutare gli imprenditori in difficoltà. Tra questi anche quelli previsti per il settore turistico.
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Serie A, ripresa più vicina: le linee guida della Lega
Sono arrivate le linee guida della Lega Serie A in vista della ripresa del campionato. Queste misure hanno l’obiettivo di far tornare in campo le squadre, ma evitando una possibile seconda ondata di contagi. La Serie A, stando agli ultimi sviluppi, è sempre più probabile possa ripartire entro la metà di giugno. Da disputare rimangono 12 giornate più alcuni recuperi, partite che si auspica possano essere giocate prima della fine di agosto. In quest’ottica le linee guida della Lega prevedono norme di sicurezza che vanno dalle distanze, alle interviste, al numero di persone a cui sarà consentito entrare nell’impianto.
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