Apertura centri estivi per i bambini, parla l’infettivologo Galli: “Fondamentale il momento dell’ammissione e l’esposizione”
Il tema dei bambini è tra quelli più discusso di questo periodo di riaperture. Le scuole sono chiuse e tanti genitori lavorano. Il governo è intervenuto con il bonus baby sitter ma non è la soluzione migliore per tutte le esigenze, specie degli stessi bambini. Hanno bisogno anche di spazi su cui poter condividere, nei limiti delle possibilità, momento con dei loro coetanei. Ecco perchè sono al centro delle discussioni le aperture dei centri estivi per i bambini. Se ne discute, bisogna soltanto capire quando è il momento opportuno per lasciare che i bambini possano andare in contatto sociale senza correre rischi. Anche in questo caso potrebbero esserci delle differenze regionali. I governatori potranno gestire tra le tante attività, anche questa relativa ai centri estivi.
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Apertura centri estivi, il parere
Sulla vicenda ha dato il suo parere l’infettivologo milanese Massimo Galli: “Fondamentale il momento dell’ammissione e l’esposizione”, ha detto Galli. Non si possono certamente tenere troppi bambini insieme, anche in uno spazio abbastanza ampio. E’ una posizione condivisibile. Resta da capire quali saranno i costi, che dovranno lievitare inevitabilmente. I centri non potranno gestire insieme tanti bambini e il numero è relativo al costo di ammortamento. Altro aspetto sottolineato medico è la situazione di salute del bambino al momento dell‘iscrizione. Sarà fondamentale verificare l’eventuale contagio. Non ci sono certezze scientifiche e in teoria, con le conoscenze attuali, anche i bambini possono essere degli asintomatici e portatori di contagio da coronavirus.
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Tuttavia, Galli ricorda che il cento per cento non ci sarà mai e un rischio, seppur mi minimo, bisogna correrlo, ma è importante anche il benessere psicofisico dei bambini, specie dopo la lunga quarantena che li ha tenuti lontani dai coetanei.