Scontro con De Luca, il sindaco di Napoli attacca: “Contrario alle chiusure alle 23, creano assembramenti, io riapro h24”
De Luca e de Magistris, uno governatore della Campania, l’altro sindaco del capoluogo, Napoli. Spesso, per non dire sempre, ai ferri corti. Una collaborazione istituzionale mai nata e a quanto pare, anche in tempo di emergenza non riescono ad avere vedute comuni. In realtà, l’ultima critica del sindaco di Napoli al governatore, va letta ad ampio giro. E’ una critica al sistema e all’attuale gestione dell’emergenza che sta mettendo in un angolo i Comuni, anche quelli dei capoluoghi. Decide il governo, o al massimo le Regioni e questo ai sindaci non sta bene come manifestato apertamente dal presidente dell’Anci, nonchè sindaco di Bari, Decaro pochi giorni fa. La questione di de Magistris, che reclama da tempo maggiori poteri, autonomie e coinvolgimento dei Comuni nelle decisioni, si intreccia, poi, con le diverse vedute che ha con Vincenzo De Luca.
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De Magistris, nuovo scontro con De Luca
Ora lo scontro, nello specifico, riguarda gli orari dei locali notturni. Il governatore ha imposto le ore 23 come orario di chiusura, ma per il sindaco questo è un errore. Secondo l’ex pm di Catanzaro, in questo modo si facilitano gli assembramenti perchè le aggregazioni e gli incontri devono avvenire in un orario ristretto. Secondo de Magistris sono i sindaci a dover regolamentare la città perchè sono più vicini a quelle che sono le problematiche, i bisogni della popolazione locale. Per de Magistris, Napoli ha bisogno di uscire, con le dovute precauzioni ed evitando assembramenti, ma è il caso di aprire la città e far circolare l’economia.
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“Noi dobbiamo aprire tutto ed è quello che farò io a Napoli, aprirò tutto h24: parchi, strade, metteremo una piattaforma di legno sulle scogliere. Non dobbiamo contingentare gli orari, le persone devono distribuirsi”, dichiara il sindaco ad una radio nazionale.