La movida non si arrende. E il virus continua a circolare

Dal 18 maggio è ripartira la movida. Sechi, ex primario: “Direi ai giovani di farsi un esame di coscienza”. Il virus non si arrende

patologie david quammen
Il virus sembra causare ictus nei giovani (Getty Images)

Quarantena finita, via libera per tutti. E’ questo quello che si percepisce in giro per le città: attività commerciali aperte, ristoranti e bar aperti e la movida dei giovani è tornata a farsi sentire nonostante il virus continui ancora a circolare. Tutto ciò fa indignare Antonio Sechi, ex primario del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino che nel corso di un’intervista al Corriere della Sera ha affermato: “I giovani che fanno l’aperitivo in piazza sono assassini”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>>Macchie rosse sulla pelle, presenti nel 95% dei casi. Qual è il segnale

Movida e virus non vanno d’accordo

fase 2
Assurda situazione Coronavirus Italia (Foto dal web)

Movida e virus non vanno d’accordo. Ecco perché l’esperto Sechi non riesce ad accettare le immagini di giovani in giro per la piazza a fare assembramenti. “Direi loro di farsi un esame di coscienza – dice l’ex primario – di pensare come si stanno comportando e come si sono comportati prima del lockdown -continua – se hanno osservato le regole o no, specie se ci sono stati casi di contagi o decessi da covid in famiglia. Magari qualcosa da rimproverarsi lo hanno”. L’esperto si riferisce soprattutto agli eventi di Torino e Milano della settimana scorsa. “Queste immagini mi innervosiscono – continua – uno attaccato all’altro, quasi quasi bevono dallo stesso bicchiere. Comportarsi così vuol dire andarsela a cercare. Non si rendono conto del rischio”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>>Virus, dottoressa Chierchini: “Siamo nella coda epidemica del primo picco”

Virus virologo casi Italia numeri ufficiali falsati
(Getty Images)

“Bisogna indossare la mascherina. Se tutti lo fanno, il rischio di ammalarsi è quasi dello zero per cento. E poi mantenere le distanze e lavarsi spesso le mani”. Conclude Sechi.

Gestione cookie