Il professor Detlev Krüger, virologo, sostiene come lo stato d’animo generale di paura e ignoranza può portare a errori e sfata alcuni miti sul Covid19
Il professor Detlev Krüger, eminente virologo, è stato a capo della Clinica Charité per 27 anni. E’ stata pubblicata una sua intervista dal giornale tedesco Sputnik in cui esprime la sua opinione sui test anticorpali, sul blocco e su quanto sia effettivamente pericoloso il coronavirus.
Egli afferma che esiste un compromesso tra la prevenzione di infezioni da coronavirus e il potenziale danno economico, sociale, culturale che stiamo vivendo ed affronteremo nel tempo a venire. Non sarà facile emettere un verdetto adesso riguardo tutte le misure prese. Capiremo effettivamente solo dopo la fine dell’epidemia se ne valesse la pena. Tuttavia, il professor Detlev Krüger spera ancora che la stagione delle infezioni respiratorie volga al termine così come ha fatto l’ondata di influenza annuale.
Il professore sottolinea come in molti modi si possono confrontare, sia in termini di modalità di trasmissione dei virus che di gruppi a rischio, la diffusione del Coronavirus e dell’influenza stagionale. “Ogni anno abbiamo in media più morti per influenza, almeno fino ad ora, che a causa del nuovo coronavirus, almeno in Germania”– dice Detlev Krüger.
Altro problema messo in luce dal virologo riguarda il maggior isolamento degli anziani, considerati più esposti al contagio. “Non esiste alcuna giustificazione legale o morale per limitare deliberatamente i diritti dei cittadini più anziani. Negli ospedali vengono rimandate importanti operazioni, trattamenti contro il cancro e altre misure terapeutiche. Gli anziani non vanno più dai propri dottori perché hanno paura di essere infettati. Diventano soli, depressi a causa dell’isolamento.”
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Detlev Krüger: la sua opinione sull’uso delle mascherine
Il professor Detlev Krüger si dimostra scettico anche per quanto riguarda l’uso di mascherine. La cancellazione di eventi importanti in ambienti chiusi è una decisione corretta, secondo la sua opinione. D’altra parte le mascherine non costituiscono un grande sistema di protezione perché si continua a respirare l’aria intorno a noi senza filtri. Un certo contenimento avviene se la persona è infetta. La “protezione bocca-naso” finge di fornire una sicurezza invece è un terreno fertile per i germi e per vari agenti patogeni.
E riguardo la cura? La terapia e la profilassi sono generalmente le stesse per virus simili, sempre se non ci sono importanti cambiamenti genetici e funziona anche il vaccino. È solo che i virus cambiano geneticamente di continuo. Sono in costante evoluzione.
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Il virus probabilmente non scomparirà dal nostro ambiente, dovremo imparare a conviverci. Ma ci sono molti altri virus ancora più pericolosi che sono ancora attivi e con cui conviviamo da anni. “Non vedo alcun pericolo maggiore se paragonato a virus killer come l’Ebola o il virus dell’immunodeficienza umana. Non penso nemmeno che sia più pericoloso di alcuni tipi di virus influenzale.” – queste le parole del virologo.
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