Continuano le anticipazioni delle dichiarazioni di Lance Armstrong nel documentario Espn. Grande attacco all’Italia, responsabile della morte di Pantani
Continuano le anticipazioni delle dichiarazioni di Lance Armstrong nel documentario Espn. L’ex campione di ciclismo, autore di uno dei più clamorosi pentimenti della storia dello sport. Il doping dichiarato che hanno cancellato i sette tour de France vinti consecutivamente. Un colpo notevole ad uno sport in cui i corridori sono le vittime di un sistema nebuloso e pieno di episodi tristi per lo sport. Stavolta l’attacco è all’Italia, responsabile, secondo l’americano, della morte di Pantani. “L’Italia ha demolito e ucciso Pantani – ha dichiarato l’ex corridore – ma Ivan Basso non è tanto da meno a me o a Ullrich”. Italia ma non solo, c’è anche la Germania e parole forti verso un medico italiano: “La Germania disprezza Ullrich e adora Zabel ma pure lui era dopato”. Sul dottor Michele Ferrari: “Ho fatto tutto quel che ha detto, avevo cieca fiducia in lui. Tutto ciò di cui avevo bisogno erano i globuli rossi”.
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Armstrong, il grande ex tuona contro l’Italia
Armstrong ricorda bene anche da avversario Pantani. Negli anni in cui il doping ha aiutato l’americano a vincere sette Tour consecutivi, Pantani è stato l’unico corridore a staccarlo in salita in sette lunghi anni. E Pantani non correva per alcuna classifica, fu l’ultimo ruggito, a quel Tour ci arrivò privo di allenamenti, poteva solo regalarsi un exploit e così fu. Ecco il ricordo di Armstrong di Pantani: “Aveva molto stile per essere un ciclista. Era un complicato enigma. In sella era silenzioso.
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Dimenticate l’apparenza delle star. Pantani non era una star, era più come una rock star, aveva un’aura. Aveva tutta l’eleganza del mondo, tutta l’eleganza che è possibile infilare in un piccolo scalatore che io, se devo essere onesto, non avevo.