Nuovo picco di contagi in Corea del Sud: Seul torna in lockdown. E’ l’impennata più alta degli ultimi due mesi. Il governo ha deciso

La vittoria definitiva sembra non arrivare ma contro il potente coronavirus. Dal mondo arrivano notizie non positive da Brasile, Stati Uniti d’America ma non solo. Pure i paesi che già da tempo avevo riaperto le attività e sembravano usciti, ogni tanto ripiombano nel nella quarantena forzata. Si registra così, un nuovo picco di contagi in Corea del Sud: In particolar modo, la capitale Seul è di nuovo a rischio. L’impennata c’è stata e si è deciso di tornare nuovamente in lockdown. E’ l’impennata più alta degli ultimi due mesi. Questo ha spinto il governo a decidere. Ad annunciare il ritorno in quarantena è stato il ministro della Sanità, il coreano Park Neung-hoo. Ha spiegato che musei, parchi e gallerie d’arte verranno di nuovo chiusi a partire da domani e per due settimane.
Leggi anche > Passaporto sanitario, è contro la Costituzione
Nuovo picco a Seul, si torna in quarantena
La scelta è arrivata anche perchè la metà degli abitanti della Corea del Sud vivono nella capitale. Seul ha un peso determinante nella gestione del contagio e nella lotta al coronavirus. E’ naturale che l’allerta sia sempre alta. Per quanto riguarda i numeri, sono stati registrati 79 nuovi casi nelle ultime 24 ore. Il numero totale dei contagiati è salito così’ a a 11.344. I rilevamenti sono stati effettuati dal centro coreano per il controllo e la prevenzione delle malattie. Rimane invece confermato a 269 il bilancio totale delle vittime legate al Covid-19.
Leggi anche > Pericolo disinfettanti: ecco quali

Il trend era in calo dal 5 aprile, quando erano stati segnalati 81 nuovi casi. Ecco perchè si è deciso di intervenire. I numeri hanno riportato la situazione indietro di quasi due mesi. Le riaperture erano state concesse il 6 maggio.