L’epidemiologo Lopalco riflette sull’andamento della curva del contagio e sul possibile effetto del virus durante gli assembramenti quotidiani
La Fase 2 del contagio ha sviluppato una nuova realtà nella quale la popolazione italiana si è calata. L’allentamento del nuovo decreto in vigore dal 4 Maggio ha messo gli italiani di fronte alla prova del nove. Tuttavia in alcuni punti geografici del Paese il messaggio sembra non essere stato recepito. Le temperature primaverili hanno spinto i cittadini a riversarsi per le strade venendo a mancare all’appuntamento con il senso di responsabilità reclamato.
Nel Paese dunque gli effetti di movida tra giovani hanno fatto da padrone in una situazione ancora delicata, come spiegato dall’epidemiologo Lopalco. Secondo le stime dell’esperto infatti il virus potrebbe venire in superficie in tempi non sospetti e non nell’immediato futuro.
Se inciderà o meno il comportamento irresponsabile delle persone sarà oggetto di discussione reale verso la metà del mese di Giugno. “La ripresa dunque potrebbe costarci più amara del previsto” – sostiene Lopalco, incriminando i giovani non solo dell’ammasso ingiustificato ma anche del mancato utilizzo dei dispositivi anti-contagio.
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La sperimentazione dell’app “Immuni”: c’è la data
L’effetto del coronavirus secondo Lopalco non lascerebbe scampo ai genitori dei volti della gioventù irresponsabile. Nonostante l’indignazione e la sottovalutazione del caso che ha riempito gli spazi alle considerazioni via social, non possiamo croggiarci su una possibile mutazione benigna del virus. “Abbiamo prove evidenti che il nemico ha un comportamento subdolo e può colpire chiunque” – conclude Lopalco.
Per questo motivo il Governo non ha abbandonato l’idea di incrementare le sperimentazioni del contagio e prevenire eventuali nuovi casi lanciando l’app “Immuni”. Il sistema digitale che segnalerà all’installatore l’eventuale sospetto del contagio sarà pronta il prossimo 5 Giugno.
Faranno da apripista 3 regioni: Liguria, Abruzzo e Puglia. L’invito al download dell’applicazione sarà rivolto a tutta la popolazione. Un soggetto che risulterà positivo al tampone, sarà contattato dal medico di riferimento e avrà la possibilità di segnalare il suo status clinico sull’app.
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Nel contempo sugli smartphone degli utenti con i quali è entrato in contatto nell’ultimo periodo, scatterà l'”alert” di segnalazione e l’invito a sottoporsi alle verifiche del caso.
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