Dopo il truce assassinio di George Floyd da parte della polizia, continuano le proteste di chi vuole giustizia per l’afroamericano di Minneapolis.
Ben 500 agenti della guardia nazionale sono schierati a Minneapolis contro le manifestazioni a 4 giorni dalla morte di George Floyd, ucciso da un agente di polizia. In diverse città degli Stati Uniti, tra cui New York, Denver e Oakland, migliaia di persone sono scese in strada per chiedere giustizia e che vengano presi provvedimenti contro la brutalità degli agenti. La Commissione di giustizia della Camera ha richiesto l’avvio di un’indagine contro la violenza definita “sistematica” delle forze di polizia specialmente in riferimento alla popolazione di colore. Le manifestazioni più grandi si sono tenute nelle “Città gemelle del Minnesota” ovvero Minneapolis e Saint Paul: nella prima città, per la terza notte consecutiva, migliaia di persone si sono radunate davanti alla stazione di polizia dandola poi alle fiamme. A Saint Paul invece, sono state danneggiate o saccheggiate circa 170 aziende e decine di incendi sono stati appiccati in tutta la città.
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Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha mobilitato la Guardia Nazionale inviando oltre 500 soldati a Saint Paul, Minneapolis e nelle comunità vicine. Il Presidente Trump ha minacciato di usare il pugno duro contro i manifestanti denunciando “la totale assenza di leadership” del sindaco che a suo dire non ha saputo fronteggiare adeguatamente le violenze, i saccheggi e gli incendi. “Non posso restare a guardare quello che accade in una grande città americana come Minneapolis” ha dichiarato Trump e riferendosi direttamente al sindaco Frey ha aggiunto: “O interviene e riporta la città sotto controllo o dovrò intervenire io e farò quel che va fatto. La memoria di George Floyd viene disonorata da questi delinquenti e io non posso permettere che accada“.
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Trump ha inoltre affermato di aver già parlato con il governatore Tim Walz: “Gli ho detto che l’esercito è al suo fianco. Se ci fossero difficoltà prenderemo il controllo ma quando iniziano i saccheggi bisogna sparare!“
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