Ponte Morandi, esposto contro Autostrade: “Pedaggi usati solo per fare utili”. I parenti delle vittime: “Ci stacca un altro pezzo di cuore”
La Società Autostrade usava i pedaggi soltanto per fare utili. E’ l’accusa che arriva da un esposto presentato in procura in merito alla drammatica vicenda del crollo del Ponte Morandi. L’esposto arriva da una serie di associazioni tra cui il Comitato Zona Arancione Ponte Morandi, Cna Genova e Liguria, l’Unione sindacati agenti e rappresentanti di commercio italiani, Usarci-Sporci, Trasportounito e Assiterminal. Questo esposto fa riferimento al fatto che la tariffa autostradale non viene utilizzata, “almeno in parte, per rimborsare altre poste economiche comunque non legate all’erogazione del servizio bensì a beneficio degli azionisti di controllo, si legge nell’esposto. In sostanza, i soldi necessari per la manutenzione finivano nelle tasche degli azionisti. Un duro colpo alle indagini e un colpo nuovo alle ferite profonde dei familiari delle vittime.
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Pedaggi usati solo per gli utili
La base dell’esposto presentato alla procura di Genova è il seguente: “la tariffa autostradale si articola in varie componenti. Ciascuna delle quali ha lo scopo di finanziare interventi che il concessionario è tenuto a fare per il mantenimento e l’implementazione dell’infrastruttura. In particolare, in origine, la tariffa vedeva una componente forfettaria (cioè una determinata somma per chilometro). Il provento di questa era destinato alla realizzazione di diverse infrastrutture tra cui la gronda di Genova. Nel 2002 Autostrade otteneva dallo Stato la possibilità di finanziare tali opere con una nuova componente tariffaria che prevedeva il rimborso dei costi sostenuti per la realizzazione. Questa era anche maggiorata di un margine di remunerazione del 7,18%.
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La particolarità sta nel fatto che l’originaria componente tariffaria forfettaria veniva mantenuta, senza che i suoi proventi dovessero essere destinati alla realizzazione di specifiche opere che, dal 2002, erano finanziate con altre componenti della tariffa”. Quindi, da un lato la tariffa stessa era stata aumentata e dall’altro Autostrade si trovava a disposizione delle risorse economiche, erogate dallo Stato tramite i cittadini. Queste non erano direttamente agganciate alla realizzazione di opere infrastrutturali.