Due studiosi statunitensi, William Strauss e Neil Howe, predissero il futuro nel 1991 quando dissero quello che sarebbe avvenuto 29 anni più tardi con la crisi del Covid-19.
William Strauss e Neil Howe, due studiosi statunitensi, scrissero in un libro intitolato Generazioni partendo dalla tesi che la storia statunitense si svolge in cicli di 80 anni: “Nel 2020 ci sarà una crisi che potrà essere paragonabile alle altre grandi prove sostenute dai nostri antenati e che rappresenterà il prossimo grande punto cardine della storia. Potrà essere un disastro ambientale, una minaccia nucleare oppure un fallimento catastrofico dell’economia mondiale”. Mentre Strauss è morto ormai da tredici anni, Howe ha potuto constatare che la “grande crisi del 2020” teorizzata 29 anni fa è effettivamente arrivata in tutto il mondo.
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I giovani guideranno il post crisi Covid-19
Howe ha dichiarato come non sia per niente un caso che i politici della sua generazione abbiano preso molto sotto gamba la crisi del Covid-19, facendosi trovare impreparati. Sono stati i giovani a mostrarsi molto più responsabili, oltre che molto più preoccupati. Saranno quindi loro a guidare il post crisi coronavirus inventando un programma economico e sociale come durante il secolo passato ci fu con il New Deal o la scoperta del vaccino per la poliomelite.
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A proposito della crisi del 2020, Howe e Strauss in un libro scritto nel 1997 aggiunsero che il partito che sarebbe stato al potere in quel momento “sarebbe stato fuori dai giochi per una generazione”. Se anche questa previsione si rivelerà giusta, i Repubblicani non avranno un futuro roseo.