Covid19 e Miopia, esiste una correlazione tra le due condizioni

Covid19 e miopia. La pandemia di Coronavirus ha cambiato il modo di apprendimento dei bambini e ciò potrebbe avere un impatto sui loro occhi

Covid19 e Miopia
Miopia – Unsplash

Con le scuole chiude e la costrizione di avere lezioni online a casa, i bambini trascorrono più tempo davanti agli schermi dei computer. Molti genitori stanno rivisitando le regole del tempo trascorso davanti alla TV e ai videogiochi per tenerli occupati mentre sono costretti al distanziamento sociale. Nel mezzo della crisi, molti giovanissimi trascorrono troppo poco tempo a giocare all’aperto.

Questa combinazione – più tempo sullo schermo e meno tempo fuori – potrebbe effettivamente danneggiare la vista dei bambini. Sono a rischio più elevato di sviluppare miopia. Ciò può portare a gravi problemi agli occhi in futuro, tra cui alcune malattie potenzialmente accecanti.

Cos’è la miopia

La miopia si verifica quando il bulbo oculare è troppo lungo o il potere di messa a fuoco dell’occhio è troppo forte, facendo sì che i raggi luminosi si focalizzino davanti alla retina anziché su di essa, creando un’immagine sfocata. Mentre gli occhiali o le lenti a contatto possono correggere la vista dei bambini, la ricerca mostra che avere una miopia grave li mette a rischio per una serie di problemi agli occhi nel futuro, tra cui distacco della retina, glaucoma e degenerazione maculare.

Alcuni fattori nel determinare se un bambino sviluppa la miopia, come la genetica, sono al di fuori dal controllo di un genitore, ma la ricerca mostra che altri rischi possono essere ridotti.

Una ricerca ha evidenziato che lavorare troppo a lungo usando schermi di computer, tablet o smartphone ha aumentato le probabilità di miopia. Allo stesso tempo altri studi suggeriscono che trascorrere del tempo all’aperto potrebbe essere in grado di rallentare l’insorgenza e la progressione della miopia.

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Covid19 e miopia: la parola agli esperti

Covid19 e Miopia
Miopia nei bambini – Unsplash

Giuseppe Giannaccare, professore associato dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, sostiene che: «I problemi di miopia si manifestano soprattutto tra gli 8 e i 13 anni, ma l’età sembra destinata ad abbassarsi ulteriormente. È dimostrato che il tempo trascorso all’aria aperta protegge gli occhi». Il suggerimento ai genitori è quello di permettere ai bambini di uscire almeno tre ore al giorno, meglio nella tarda mattinata e il primo pomeriggio.

Francesco Napolitano, direttore dell’oculistica ai Pellegrini (Napoli) ci dice che i più giovani davanti a tablet o smartphone dovrebbero fare una pausa ogni 20 minuti. I ragazzi oggi accusano molti più disturbi, dal semplice bruciore all’arrossamento fino a una sensazione di pesantezza delle palpebre al mal di testa. Questi problemi sono causati proprio per effetto delle abitudini diverse dovute alla chiusura da lockdown.

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Vincenzo De Angelis, dirigente medico e responsabile del Centro maculopatie del Cardarelli, segnala un allarme anche per gli adulti. Ha dichiarato: «La miopia da sforzo, di accomodamento, anche detta da stanchezza o indice di refrazione in genere non ha complicanze particolari, ma chi porta già gli occhiali e resta tante ora al computer deve prestare una particolare attenzione per evitare un aggravamento.»

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