Il presidente del Consiglio superiore di sanità si scaglia contro le dichiarazioni sul coronavirus dette del direttore della terapia intensiva del San Raffaele
“Sono sorpreso e sconcertato per le dichiarazioni rese dal Professor Zangrillo con frasi quali il ‘virus clinicamente non esiste più”. È così che Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità, risponde e chiarisce alcune delle dichiarazioni fatte del professor Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano.
Zangrillo, infatti, è balzato nelle ultime ore sui riflettori per aver detto chiaramente che “Il virus dal punto di vista clinico non esiste più”. Una dichiarazione sull’evoluzione del coronavirus che non è stata ben accolta da Locatelli come da altri diversi esperti.
Una tesi che, secondo Zangrillo è stata “espressa da più esperti, come il professor Clementi e il professor Silvestri” ma Locatelli non ci sta. E si scaglia anche contro la frase “Terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità”.
Per il presidente del Consiglio superiore di Sanità basta guardare ai dati sul coronavirus per capire che quello che afferma il medico del San Raffaele non è veritiero per via di una “persistente circolazione in Italia del nuovo coronavirus”.
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“Aver incrementato di molto i posti di terapia intensiva è un merito enorme del sistema sanitario nazionale, poiché ha permesso di offrire una risposta clinica a tanti malati che altrimenti non avrebbero potuto essere adeguatamente curati”. È questo, secondo Franco Locatelli la vera svolta per l’Italia che manterrà attivi questi posti anche per il futuro, anche per malattie diverse al Covid-19.
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“Dovremmo tutti rallegrarci che le misure di lockdown abbiano prodotto gli effetti sperati contenendo la diffusione epidemica con risparmio di tante vite umane” spiega il presidente del Css. Un risultato “inconfutabile” lo definisce Locatelli che deve incitare i cittadini a continuare su questo percorso di responsabilità nei comportamenti. Ed è proprio questo che non va disincentivato attraverso “dichiarazioni pericolose che dimenticano il dramma vissuto in questo Paese”.
Non usa mezzi termini Locatelli per ribattere alle dichiarazioni di Zangrillo. Lo dice a chiare lettere che la gestione dei malati in questo momento è più facile rispetto al numero minore di casi. “Questi sono i fatti concreti, il resto opinioni personali“, ha concluso Locatelli.
E diversi sono gli esperti che si affiancano al suo pensiero. Tra le tante voci arriva anche quella del sottosegretario alla Salute Sandra Zampa che dal canto suo puntualizza: “Il virus non c’è più? E’ un messaggio sbagliato che rischia di confondere gli italiani. Al Comitato tecnico scientifico va la stima del governo”.
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E poi continua spiegando che fino a quando non ci saranno “evidenze scientifiche a sostegno della tesi della scomparsa del virus, della cui attendibilità saremmo tutti felici” è opportuno “non confondere le idee degli italiani, favorendo comportamenti rischiosi dal punto di vista della salute”.
Un invito quello di Zampa rivolto a tutti, soprattutto a chi ha una voce influente nel campo scientifico.
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