La Cina, a pochi giorni dal Festival di Yulin, avrebbe inserito cani e gatti nella lista degli animali domestici: le loro carni non saranno più commestibili.
Il rapporto della Cina con gli animali da sempre ha destato le ire degli attivisti. Dai wet market alla commestibilità di alcune specie, il Paese del Dragone è sempre stato additato come autore di barbarie inaudite e non giustificate. Oggi però, pare si stia assistendo ad una vera e propria inversione di rotta. Una decisione storica alle porte del Festival di Yulin che fa bene sperare. In Cina la carne di cane di gatto non sarà più commestibile.
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Cina, cani e gatti non più commestibili: decisione storica
Una decisione della Cina, quella di eliminare dalla lista degli animali commestibili cani e gatti, accolta positivamente dall’intera comunità attivista internazionale. Queste due specie, da oggi, saranno solo animali da compagnia stando alla modifica delle lista delle carni edibili attuata dal Ministero dell’Agricoltura. Una comunicazione tanto attesa che giunge a poco più di 20 giorni dall’inizio del Festival di Yulin. Quest’ultimo noto anche come Lychee and Dog Meat Festival è una celebrazione durante la quale gli avventori mangiano appunto carne di cane e litchi.
Tuttavia, stando a quanto riporta la redazione di Greenme, nonostante la storica decisione ci sarebbe un sotterfugio per aggirare la legge e continuare a mangiare la carne di questi animali. Il progetto di modifica dell’elenco delle carni commestibili era iniziato lo scorso 8 aprile, tuttavia allora si trattava soltanto di una consultazione e non di un obbligo. Aveva esclusivamente il fine di sondare la reazione a tale tipo di modifica. La consultazione si è chiusa poi con la storica decisione.
Il nuovo elenco indica 17 tipi di carni animali tipici ma ne ha aggiunte altre 16 definibili come “speciali” riporta la redazione di Greenme. Si parla di renne, alpaca, struzzi e via discorrendo. Tali specie rientrano nell’ambito applicativo della legge sulla zootecnia, il che implica la possibilità di allevamento per cibo, o lana od ancora pellame.
La riclassificazione presenta una falla, ossia non proibirebbe esplicitamente la possibilità di mangiare cani o allevarli per la loro carne, quindi si sarebbe creata una sorta di zona oscura. A ciò si aggiunge che stante l’assenza di norme specifiche, con questa nuova misura potrebbe incentivarsi un giro di criminalità che potrebbe condurre al furto ed all’uccisione dei cani. Un fenomeno già purtroppo presente che vede almeno 10 milioni di questi animali uccisi all’anno.
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Sul punto si sarebbe espressa Wendy Higgins. La portavoce di Humane Society International ha dichiarato che quanto fatto dal governo cinese rappresenta l’occasione per proteggere queste specie da ladri e macellai.
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