Pensione giugno 2020: l’amara novità sui pagamenti

Novità per la pensione di giugno 2020. L’Inps ha annunciato trattenute per debiti di natura fiscale. Per alcuni la somma di denaro sarà più bassa

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soldi (Getty Images)

Dall’inizio della pandemia ci sono stati dei cambiamenti riguardo al pagamento della pensione. Infatti da aprile le Poste Italiane hanno provveduto ad un calendario di pagamento in anticipo della pensione, in base al cognome del pensionato e all’ordine alfabetico. E tale regola sarà valida anche per il mese di giugno. Le banche invece accrediteranno i soldi il 1 giugno 2020. Per questo mese sono in ballo delle novità che riguardano la somma di denaro per ogni pensionato. Per alcuni la pensione potrebbe essere più bassa.

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Pensione giugno: le ultime novità

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Soldi (getty images)

L’Inps ha annunciato che nel mese di giugno proseguono i conguagli fiscali, derivanti dalle ulteriori operazioni di rideterminazione dei redditi imponibili delle prestazioni erogate nel 2019, per l’emissione della Certificazione Unica 2020. Nel caso in cui l’ IRPEF trattenuta nel 2019 sia risultata inferiore al dovuto su base annua, nel mese di aprile viene effettuata la trattenuta del relativo conguaglio a debito. La pensione lorda di ogni pensionato è assoggettata ad imposizione fiscale, secondo le aliquote Irpef. Nella rata di pensione di giugno 2020 il pensionato contribuente pagherà la tassazione Irpef calcolata sulla pensione annua lorda, che è la sommatoria delle tredici rate di pensione e che è aumentata per effetto del rinnovo delle pensioni per l’anno 2020. I pensionati hanno diritto per il mese di giugno 2020 a 30 giorni di detrazione per reddito nelle seguenti misure: 1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 8.000 euro. L’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 713 euro; 1.297 euro, aumentata del prodotto fra 583 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra 15.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.000 euro ma non a 15.000 euro; 1.297 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro.

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Soldi (foto Pixabay)

Non mancano le novità anche Per quanto riguarda gli assegni ordinari di invalidità in scadenza nei mesi di aprile, maggio e giugno. Il pagamento della rata di giugno 2020 viene conservato in via provvisoria, a condizione che il titolare abbia presentato la domanda di conferma.

 

 

 

 

 

 

 

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