La vitamina C, se assunta in dosi massicce, avrebbe la capacità di aiutare l’organismo a sconfiggere il cancro e di rendere più efficaci le immunoterapie.
La quantità di vitamina C che potrebbe avere questi effetti benefici è davvero notevole: si quantificherebbe in duemila arance al giorno.
Lo ha dimostrato una ricerca effettuata dai ricercatori dell’Istituto di Candiolo in provincia di Torino e pubblicata su Science Translational Medicine.
La ricerca è stata condotta su topi con melanomi o tumori della mammella, al colon-retto o al pancreas, sottoposti o meno a immunoterapia oncologica e avrebbe dimostrato che dosi massicce di vitamina C possono aiutare a guarire dai tumori.
Infatti, in base a quanto dimostrato la vitamina potenzierebbe l’attività anticancro del sistema immunitario e renderebbe più efficaci le immunoterapie.
Le dosi di vitamina C utili allo scopo sono talmente importanti da richiedere la somministrazione per via endovenosa. Queste dosi sono impossibili da assumere con l’alimentazione o attraverso integratori.
La ragione del grande interesse da parte della ricerca risiede soprattutto nel modo in cui la vitamina sarebbe utilizzata come anti-cancro.
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Federica Di Nicolantonio, professore associato all’Università di Torino e a capo del laboratorio di epigenetica del cancro presso l’Istituto di Candiolo ha spiegato, come riportano La Repubblica e altri quotidiani online, che “il possibile effetto anticancro della vitamina C è mediato dall’azione positiva che essa ha sul sistema immunitario“.
I ricercatori hanno quindi cercato di capire se l’effetto permanesse anche somministrando al contempo due farmaci inibitori dei checkpoint “già approvati per la terapia di alcuni tumori ma gravati da frequenti effetti collaterali, come la comparsa di resistenze al trattamento o di malattie autoimmuni”.
Ciò che è emerso è che “La contemporanea somministrazione delle mega-dosi di vitamina C ha potenziato l’effetto dell’immunoterapia con gli inibitori di checkpoint, rallentando la crescita dei tumori e addirittura portando alla regressione completa in alcuni animali con tumore al seno” come spiegato dal Professor Alberto Bardelli, direttore del laboratorio di oncologia molecolare all’Istituto di Candiolo e professore ordinario del dipartimento di oncologia.
Le prime ricerche, poi abbandonate, che hanno evidenziato dati positivi sull’aumento della sopravvivenza in pazienti con tumori trattati con vitamina C risalgono agli anni ’70, come ricorda il Professor Bardelli. Questa dunque è la conferma che la strada della ricerca inq uesto campo è da perseguire.
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