Ripartono gli spostamenti dei cittadini europei dell’area Schengen, eppure tra i vari Paesi non sono state adottate normative unanimi: ecco dove si potrà viaggiare all’estero e a quali condizioni.
Salvo imprevisti dal 3 giugno l’Italia dovrebbe riaprire i confini regionale, sicché gli italiani potranno tornare a muoversi liberamente sull’intero territorio nazionale senza distinzioni di sorta. Quanto all’estero, invece, le cose sono più complicate. Vero è che tra i Paesi dell’area Schengen i cittadini potranno muoversi liberamente, ma è anche vero che le Nazioni tra loro non hanno adottato normative omogenee. Il prossimo 5 giugno dovrebbe svolgersi un incontro diplomatico proprio per cercare di appianare divergenze e mancanza di univocità, ciò al fine di trovare una linea comuni che non arrechi danno a determinati Paesi. L’Italia è in cima alla lista, in quanto numerose sono le Nazioni che avrebbero chiuso i propri confini agli avventori tricolore a causa della delicata condizione attuale.
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Le misure da adottare per gli spostamenti non sono sarebbero univoche nei vari Paesi Europei che pure appartengono all’area Schengen. Alcune nazioni hanno stabilito determinate regole che i turisti italiani, se vorranno farvi ingresso, dovranno rispettare.
La Grecia, ad esempio riporta l’Ansa, avrebbe aperto i propri confini. Tuttavia gli italiani che provengono da zone a rischio dovranno sottoporsi a tampone. La Spagna, invece, consentirà l’accesso a luglio, mentre la Croazia pretende la prenotazione di un albergo per attestare l’affidabilità del turista. Tale discrezionalità è consentita perché le Nazioni hanno competenza per quanto riguarda tale materia. La Commissione Europea può solo auspicare che si trovi una linea comune, ma non pretendere che ogni Stato adotti le medesime misure. Una riapertura a scaglioni, dunque, soprattutto per i turisti italiani a cui sino a ieri la Grecia pareva voler vietare l’ingresso nonostante lo avesse aperto ad altri 29 paesi.
Sul punto, per chiarire ed evitare fraintendimenti, il governo di Atene ha precisato che non si tratta di una questione di nazionalità. Stando a quanto riporta l’Ansa, la Grecia avrebbe affermato che continuerà ad aggiornare l’elenco di chi potrà entrare nel Paese a far data dall’1 luglio e che si sta attenendo alle linee guida fissare dalla Commissione.
In primo luogo il criterio epidemiologico che tiene sotto controllo la curva del virus. Poi la capacità di tracciamento, ed infine il sistema di prenotazioni. Dal 15 giugno, riporta l’Ansa, il paese ellenico ha reso noto che saranno riaperti gli aeroporti di Atene e Salonicco ai voli internazionali, tuttavia se i passeggeri in arrivo provengono da zone individuate come “a rischio” dall’Agenzia Europea per la sicurezza saranno sottoposti a tampone. Test negativi quarantena di 7 giorni, positivo di 14.
In sostanza dal prossimo 3 giugno ci si potrà spostare in Europa mentre dal 15 si potranno visitare paesi fuori dal Vecchio Continente. Le regole saranno differenti, come poc’anzi anticipato. Ad esempio, riporta l’Ansa, per andare in Croazia non si potrà passare dalla Slovenia che ha chiuso i propri confini.
Si potrà raggiungere l’Austria, ma solo per lavoro e rispettando una quarantena di 14 giorni, non è escluso però che le cose possano cambiare. Resta chiusa la Svizzera, riferisce l’Ansa, fino al 6 luglio tranne ai pendolari che ivi lavorano. Se si volesse raggiungere la Francia, non dovrebbero esserci immani problemi: basterà un’autocertificazione ed una dichiarazione di assenza di sintomi da Covid-19.
La Spagna ha deciso di riaprire dal 1° luglio individuando due punti focali. Il primo la sostenibilità ambientale, riferisce Ansa riportando le parole del presidente Pedro Sanchez, e dall’altro la sicurezza sanitaria. La Gran Bretagna, invece, accoglierà i turisti dall’8 giugno, ma questi dovranno sottoporsi a quarantena di 14 giorni. Idem in Belgio, Malta e Irlanda.
La Polonia ha optato per l’isolamento obbligatorio degli avventori, tuttavia dal 13 giugno le misure saranno meno stringenti nei confronti di questi ultimi. Eccezion fatta per gli italiani che saranno osservati speciali. In Germania dal 15 giugno non dovrebbero più essere sussistenti restrizioni: al momento però l’ingresso nel paese resta possibile solo per esigenze lavorative. Cipro, invece, non transige: da luglio le frontiere saranno aperte, ma non per gli italiani.
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Per maggiori informazioni e chiarimenti ci associamo al consiglio fornito dall’Ansa, ossia consultare il sito viaggiaresicuri.it del Ministero degli Esteri.
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