In arrivo la fase 3. Dal 3 giugno ci saranno delle novità ma ci sono ancora 14 cose che non possiamo fare. Ecco di cosa si tratta
L’Italia si sta preparando. Il 3 giugno inizierà ufficialmente la fase 3, ma cosa cambierà veramente rispetto a adesso? Finalmente non servirà più l’autocertificazione, ma di certo non potremo salutare una volta per tutte le mascherine e il distanziamento sociale. Si tratta di un passo verso la nostra normalità, ma la strada da percorrere è ancora molto lunga. Il virus non è scomparso e noi cittadini dobbiamo essere responsabili e limitare il più possibile probabili contagi.
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Non possiamo parlare di libertà o normalità come siamo soliti pensare. Ma certamente la fase 3 sarà un passo verso la vita che abbiamo lasciato il 10 marzo. Ci sono però 14 cose che non è ancora possibile fare, ecco quali sono. Nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, non ci si potrà ancora togliere la mascherina. Non ci sarà l’obbligo all’aperto, ma si dovrà rispettare la distanza minima di almeno 1 metro, che diventano 2 se si sta svolgendo attività fisica: nel caso in cui non fosse possibile rispettare tale distanza resta obbligatorio l’uso delle mascherine. Il dispositivo sanitario resta obbligatorio se si viaggia con soggetti non conviventi. E’ possibile non indossarlo e riempire il veicolo con 4 passeggeri, se gli stessi appartengono allo stesso nucleo famigliare. I guanti restano obbligatori per accedere nei negozi di generi alimentari. Il distanziamento sociale resta anche tra parenti. Chi ha una infezione respiratoria con febbre superiore ai 37,5 gradi non può uscire di casa. Gli assembramenti restano vietati su tutto il territorio nazionale. Vietato, per i soggetti non conviventi, incontrarsi in casa o all’aperto. Per accedere a ristoranti, palestre, centri di cura estetici resta obbligatoria la prenotazione.
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I centri estivi ripartiranno dal 15 giugno, per le discoteche non ci sono ancora in ballo provvedimenti. Si potrà viaggiare senza limitazioni ma non verso ogni meta. Dal 3 giungo sono consentiti gli spostamenti da e per: Stati dell’Unione europea o quelli che fanno parte dell’accordo di Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera); Regno Unito; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano. Arrivando in Italia da queste destinazioni inoltre non sarà più necessario sottoporsi a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 14 giorni.
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