Zangrillo dichiara che il virus è clinicamente scomparso. Molti lo criticano ma lui continua a ribadirlo: “Non sono pentito. Ho detto la verità”.
Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano, si difende ai microfoni di Radio24 contro le polemiche seguite alle sue recenti dichiarazioni. “Non sono pentito- afferma – ho detto solo la verità”. L’uomo si riferisce alle critiche che gli sono state fatte dopo una sua affermazione. Qualche giorno fa infatti il dottore aveva sottolineato: “Il virus è clinicamente scomparso”.
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Alberto Zangrillo contro le polemiche sul virus
Il dottor Zangrillo risponde alle accuse. L’uomo ribadisce ancora una volta di usare prudenza, seguire le misure di sicurezza e le norme di buon senso, non invita i ragazzi a fare le feste nelle piazze abbracciandosi o altro, è però consapevole che il virus sia clinicamente scomparso. “Sono rinfrancato dalla forza della verità perché quello che ho detto non è che il virus è scomparso, – spiega durante l’intervista – come maliziosamente qualche testata ha messo nei titoli. Io sono certo che il virus sia ancora tra di noi, però ci sono tanti virus tra di noi. – continua – Io ho detto testualmente il virus è clinicamente scomparso. Se uno omette il clinicamente per farmi del male, fa del male a se stesso”.
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Inoltre durante l’intervista sottolinea la differenza tra i vari ruoli nella medicina e ricerca. Il dottore ribadisce: “Noi dobbiamo intenderci sulla qualifica di scienziato – spiega – perché se andiamo a vedere i parametri io sono molto più scienziato di tanti autoproclamatosi scienziati, anche facenti parte del comitato tecnico“.