Gli investigatori della Digos a lavoro: invieranno nelle prossime ore una informativa riguardo le ingiurie rivolte al presidente della Repubblica
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Gli investigatori della Digos a lavoro: invieranno nelle prossime ore una informativa riguardo le ingiurie rivolte al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il fatto è avvenuto durante la manifestazione del centrodestra contro le scelte dell’attuale governo che si è tenuta ieri. Gli inquirenti acquisiranno video e foto anche pubblicate sul web per arrivare alla completa identificazione degli autori delle offese contro Mattarella. I cori e gli insulti contro il Capo dello Stato sono stati molto gravi e sarà la giustizia a giudicare una volta identificati i responsabili. “La mafia sbagliò fratello, invece da ammazza’ Piersanti…“, si è sentito gravemente urlare dal gruppo di manifestanti ben assembrati e in barba alle regole di distanziamento sociale ancora in vigore.
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Digos a lavoro, caccia agli autori degli insulti
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A denunciare l’accaduto era stato il deputato d Michele Anzaldi: “E’ gravissimo che alla manifestazione della destra a Roma ci sia stato chi ha inneggiato alla mafia e alla peggiore criminalità, addirittura augurando la morte al Capo dello Stato. Così come documentato da un video pubblicato sul sito Globalist. Gli organizzatori della manifestazione Salvini, Meloni e Tajani prendano subito le distanze”. Distanze che sono arrivate più tardi. Intanto sul fronte dell’oltraggio all’esponente di estrema destra che è stato pescato a fare i propri bisogni al muro di Palazzo Chigi, è arrivata già la denuncia.
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E’ un ristoratore toscano ed esponente di spicco del Fronte di Liberazione Popolare che sabato scorso ha partecipato alla manifestazione organizzata nel centro di Roma dal gruppo social “Marcia su Roma”. I reati segnalati sono: vilipendio alla Repubblica e alle istituzioni, apologia di fascismo, istigazione a disobbedire alle leggi, atti contrari alla pubblica decenza e manifestazione non autorizzata.