Coronavirus, il virologo Clementi ha la soluzione

Il virologo Massimo Clementi, direttore del reparto di Microbiologia del San Raffaele di Milano mantiene tutti sull’attenti e sforna la soluzione

Clementi coronavirus
Professor Massimo Clementi (foto dal web)

Il Professor Massimo Clementi, massimo esponente sanitario di Microbiologia del’ospedale San Raffaele di Milano mette in allerta la popolazione. L’invito è quello di non azzardare le ipotesi di una presunta mutazione del coronavirus.

Dai reparti ospedalieri non possiamo determinare se la carica del Sars-Cov-2 abbia subìto o meno una modifica del codice genetico. Per questo motivo è da considerarsi ancora tutta la situazione emergenziale in codice rosso.

Potrebbe essere stato anche il lockdown ad aver sopito le capacità di aggressione del coronavirus. Ad oggi presso i centri di primo soccorso su un campione di 200 persone positive, nessuno di questi arriva in condizioni disperate. Questo testimonia come l’incidenza dell’infezione abbia voltato pagina.

“Ma non possiamo azzardarci a dare giudizi affrettati” – conclude il Professor Clementi. Ci vorrebbe uno studio molto approfondito per spiegare se il virus sia veramente mutato o meno.

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Coronavirus, il dottor Clementi ha la soluzione a portata di mano

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Professor Clementi (foto dal web)

Il Professor Massimo Clementi dunque indica la strada della cautela e sposa la causa del temporeggiamento sulle capacità replicative del coronavirus. La carica virale dell’infezione ha ottenuto sviluppi positivi nelle ultime settimane.

L’ospedale San Raffaele ha segnalato un confronto di oggi con i mesi successivi, prelevando dei campioni di tamponi fatti durante il mese di Marzo. “Il risultato è strabiliante spiega il professor Clementisembra davvero un’altra malattia”.

A rigidità di questa assoluta certezza non ci si può permettere di non poter prendere in esame la possibilità di un cavallo di ritorno ancor più grande. Per questo motivo, secondo Clementi si potrebbe sfruttare l’indebolimento del virus allargando i confini della vaccinazione antinfluenzale o da pneumococco a tutta la popolazione.

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(Getty Images)

“La raccomanderei a tutti – conclude Clementima soprattutto a bambini e adulti di età avanzata”.

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