Germania, bevande analcoliche avvelenate: l’indagine della polizia

La polizia tedesca indaga sulla possibile manomissione di bibite analcoliche, contenenti sostanze velenose

bevande velenose
bevande velenose – foto dal web

La Germania è il Paese tipico d’eccellenza per la smisurata abitudine di utilizzo di bevande alcoliche e analocliche. La popolazione della più grande potenza europea a livello economico è solita festeggiare anche un singolo momento di soddisfazione ricorrendo alle bevande.

Gli abitudinari sono soliti svuotare gli scaffali dei supermercati per tenere sempre aggiornate le scorte di beverage in almeno un reparto della casa adibito alla conservazione alimentare.

Nei giorni scorsi nel comune di Monaco di Baviera si è verificato un caso anomalo senza precedenti. Tre clienti di supermercato hanno acquistato delle bottiglie di analcolico avvelenato.

Dopo un paio di giorni dall’utilizzo le stesse persone hanno avvertito dei malori improvvisi, riconducibili a nausea, vertigini e problemi di circolazione.

La polizia tesdesca sta svolgendo indagini per tentato omicidio su ignoti, dei quali si racconta che intenzionalmente abbiano manomesso il tappo di quelle bevande, somministrandovi all’interno sostanze tossiche.

Gli ospedali hanno diagnosticato la presenza di reagenti contaminanti scartando qualsiasi ipotesi di difetto di fabbricazione. Il principio di avvelenamento è solare col preciso obiettivo di nuocere la salute del prossimo.

Durante la fase delle indagini inoltre la polizia avverte la popolazione di controllare in ogni caso la merce acquistata.

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I marchi del prodotto “segnalati” dal Ministero della Salute

bevande velenose

L’attenzione che il Ministero della Salute estende ai clienti dei supermercati riguarda set di zuppe alimentari confezionate. Nei medesimi prodotti conditi da ingredienti, quali cereali e verdure è stata riscontrata la sospetta presenza di una sostanza nociva per la salute dell’uomo.

Il Ministero della Salute parla di botulino, un batterio Gram+, sporigeno della famiglia delle Clostridiaceae. Al fine di non creare confusione e disorientamento nella scelta dei prodotti, il Ministero della Salute ha ritenuto necessario prestare maggiore attenzione ad alcuni marchi a rischio, nonchè potenziali possessori di questi germi batterici.

Le confezioni di zuppe di cereali e vegetali da tenere d’occhio fanno parte del Gruppo alimentare Zerbinati con lotto 20-113, confezione da 310 grammi e scadenza nei primi giorni del mese successivo.

Altro gruppo a rischio, il marchio Consilia del medesimo Gruppo con uguale numero di lotto, ma confezione da 620 grammi.

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spesa (getty images)

Infine è ancora Esselunga a finire sotto la lente di ingrandimento del Ministero con una zuppa di verdure con legumi con lotto di produzione 20-113 e scadenza prevista per il mese corrente.

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