L’immunologo Le Foche ha parlato del coronavirus come di un “incendio” che “ora non c’è più”. Restano però dei “piccoli focolai che riusciremo a spegnere”. Lo ha spiegato a Domenica In
Il professore Francesco Le Foche, immunologo responsabile del Day hospital di immunoinfettivologia del Policlinico Umberto I si pone sullo stesso piano del dottor Zangrillo, ampiamento criticato negli scorsi giorni. Pare che i due siano sulla stessa linea di ragionamento in merito all’evoluzione del coronavirus e dell’emergenza sanitaria.
Lo ha spiegato a Domenica In l’immunologo che ha risposto alle domande della padrona di casa Mara Venier e della sua ospite Luciana Littizzetto. Il coronavirus potrà sparire come è successo con le Sars? Tirano dritte le due.
“Certamente, non è da escludersi – la risposta – in fondo appartengono allo stesso ceppo, solo che non conoscendolo dobbiamo essere prudenti e organizzarci come sistema sanitario nel caso in cui non avesse la stessa evoluzione della Sars” ha detto a chiare lettere Le Foche.
Nelle sue parole non sono mancati, nuovamente, i richiami alla prudenza e all’organizzazione. Parole che fanno capire che l’emergenza non è ancora verso la via della fine. Ma poi il resto delle sue dichiarazioni lascia intendere che forse non è così.
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Le Foche si è espresso anche in merito alle parole del dottor Zangrillo che negli scorsi giorni ha affermato che il virus “clinicamente non esiste più”. Alla richiesta di esprimere la sua, l’immunologo non si distanzia molto dalla posizione tanto criticata. “Abbiamo avuto un incendio, ora non c’è più, ci sono piccoli focolai che riusciremo a spegnere” ha detto.
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Un fuoco quasi spento dunque per il quale però non c’è ancora certezza sul fatto che possa riaccendersi o meno. “Non possiamo sapere se tornerà, se si comportasse come i suoi simili potrebbe riportare, ma visto che si è comportato diversamente non lo sappiamo” ha chiarito Le Foche.
E poi ulteriori specificazioni: “Quello che ha detto Zangrillo è corretto, ci sono sindromi più lievi, con cariche virali basse”. E sul fatto che spesso gli esperti non siano d’accordo La Foche ha fatto una puntualizzazione importante: “Tutti abbiamo sempre detto la stessa cosa, forse è il modo in cui è stata recepita la comunicazione che ha fatto credere che ci fossero idee discordanti – ha chiarito – Non c’è una non concordia di vedute, poi noi clinici abbiamo l’opportunità di vedere le cose immediatamente e trarre delle conclusioni”.
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Piccolo spazio, infine, anche per l’uso delle mascherine. Lo specialista ha spiegato che la mascherina “toglie la possibilità del virus di entrare nel nostro organismo”. Ecco perché bisogna continuare ad usarle, anche all’aperto se ci si trova vicino a molta gente.
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