La nutrizionista olistica Kelly LeVeque ha spiegato: “La dieta fruttariana non è altro che una branchia del veganesimo in cui si opta per mangiare solo frutta nel suo stato naturale”.
Nella dieta fruttariana via libera a frutta e a semi come l’avocado, il pomodoro, il cetriolo e l’oliva e anche alla frutta secca e a i semi. Sono esclusi grano e cibi cotti o trasformati. Ma, come spiega la nutrizionista olistica Kelly LeVeque non esiste alcuna definizione ufficiale di dieta fruttariana: “A seconda della persona con cui si parla, è possibile considerarsi fruttariani se si mangia almeno il 50% -75% delle calorie giornaliere sotto forma di frutta”. Ma ciò non vuol dire che se mangiamo frutta tutto il giorno, di sera possiamo mangiare quello che ci pare. Qualche variazione è ammessa ma bisogna evitare le proteine animali e gli alimenti trattati.
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Il menu giornaliero della dieta a base di frutta
Ecco un esempio di un menù giornaliero a base di frutta:
Colazione: Un frullato grande con tre banane, mirtilli, datteri e una tazza di latte di cocco. Spuntino: Una manciata di pesche disidratate. Pranzo: Due ciotole di insalata di frutta composta da banane, uva e frutti di bosco (con aggiunta di un integratore di vitamina B12). Spuntino: Una manciata di fichi secchi. Cena: Una ciotola di avocado tritato, cetriolo e pomodoro, condito con olio d’oliva, limone, sale e pepe. Dolce: Un sacchetto di mandorle crude. Non essendoci dosi predefinite, è probabile che seguendo questo tipo di dieta non si senta la fame, anzi.
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Con la dieta fruttariana, che non prevede preparazioni complicate, si risparmia tantissimo tempo e i fornelli restano spenti e puliti. Ma non permette grandi variazioni e quindi rischia di essere molto ripetitiva.